Starting from some hypotheses about the agenda building and the role of pseudo-events within the agenda building process, the study presented in this article deals with the first European Social Forum which took place in Florence in the Autumn of 2002. More exactly it is aimed to analyze the interactions among the three main actors who managed the event itself in the national arena: the new global movement, the Italian quality papers and the Italian parties. The study is based on the content analysis of the coverage of the event (the three phases before, during and after the Forum) and is intended to reconstruct the way in which news showed the salient outcomes of the interaction-negotiation among the actors in terms of issues attached to the event and, above all, in terms of frames of the event. A section of the study is concerned with the communication strategies of the new global movement, especially in respect of the media. Results confirm the hypothesis that a coalition media-parties attempted to deny the access to the public agenda by the movement, trying to de-legitimize it in advance; but also that the event made it possible for the movement to re-built its image in a positive way; that the deeply rooted integration between elite media and parties allowed them to maintain the position of principal actors of the mass media arena, even though a new actor, not marginal anymore, entered significantly the arena.

Partendo da alcune ipotesi relative all’agenda building e in particolare al problema dello pseudo-evento all’interno del processo di costruzione dell’agenda, lo studio presentato in questo articolo si occupa del Social Forum Europeo, svoltosi a Firenze nell’autunno del 2002. Più esattamente l’indagine è finalizzata a ad analizzare le interazioni fra i tre principali attori che hanno gestito l’evento nell’arena nazionale: il movimento new global, i giornali d’élite e i partiti italiani. L’indagine si basa sull’analisi del contenuto della copertura giornalistica dell’evento (nelle tre fasi precedente, contemporanea e seguente lo svolgimento del Forum), finalizzata alla ricostruzione del modo in cui le notizie evidenzino gli esiti dell’interazione-negoziazione tra gli attori in termini di temi collegati all’evento e, soprattutto, di frames dell’evento. Per completare il quadro di riferimento, una sezione della studio è dedicata alle strategie comunicative del movimento new global, specialmente riguardo al rapporto con i media. I risultati confermano che vi sia stato un tentativo di negazione dell’accesso (agenda denial) del movimento all’agenda pubblica da parte di una coalizione media-partiti, compiuto tramite una strategia di delegittimazione preventiva del movimento; ma evidenziano anche che l’evento ha fatto registrare un successo significativo a favore del movimento, che ha così ricostruito in positivo la sua immagine; e, infine, che le profonde radici storiche dell’integrazione tra mezzi d’informazione e partiti sono state ancora in grado di garantire a questi due attori un primato nell’arena mediale, anche se un nuovo attore vi è entrato e ha acquisito posizioni meno marginali.

Pseudo-evento ma non troppo. Movimento dei movimenti, Social Forum Europeo e stampa italiana

MARINI R;
2005-01-01

Abstract

Starting from some hypotheses about the agenda building and the role of pseudo-events within the agenda building process, the study presented in this article deals with the first European Social Forum which took place in Florence in the Autumn of 2002. More exactly it is aimed to analyze the interactions among the three main actors who managed the event itself in the national arena: the new global movement, the Italian quality papers and the Italian parties. The study is based on the content analysis of the coverage of the event (the three phases before, during and after the Forum) and is intended to reconstruct the way in which news showed the salient outcomes of the interaction-negotiation among the actors in terms of issues attached to the event and, above all, in terms of frames of the event. A section of the study is concerned with the communication strategies of the new global movement, especially in respect of the media. Results confirm the hypothesis that a coalition media-parties attempted to deny the access to the public agenda by the movement, trying to de-legitimize it in advance; but also that the event made it possible for the movement to re-built its image in a positive way; that the deeply rooted integration between elite media and parties allowed them to maintain the position of principal actors of the mass media arena, even though a new actor, not marginal anymore, entered significantly the arena.
2005
Partendo da alcune ipotesi relative all’agenda building e in particolare al problema dello pseudo-evento all’interno del processo di costruzione dell’agenda, lo studio presentato in questo articolo si occupa del Social Forum Europeo, svoltosi a Firenze nell’autunno del 2002. Più esattamente l’indagine è finalizzata a ad analizzare le interazioni fra i tre principali attori che hanno gestito l’evento nell’arena nazionale: il movimento new global, i giornali d’élite e i partiti italiani. L’indagine si basa sull’analisi del contenuto della copertura giornalistica dell’evento (nelle tre fasi precedente, contemporanea e seguente lo svolgimento del Forum), finalizzata alla ricostruzione del modo in cui le notizie evidenzino gli esiti dell’interazione-negoziazione tra gli attori in termini di temi collegati all’evento e, soprattutto, di frames dell’evento. Per completare il quadro di riferimento, una sezione della studio è dedicata alle strategie comunicative del movimento new global, specialmente riguardo al rapporto con i media. I risultati confermano che vi sia stato un tentativo di negazione dell’accesso (agenda denial) del movimento all’agenda pubblica da parte di una coalizione media-partiti, compiuto tramite una strategia di delegittimazione preventiva del movimento; ma evidenziano anche che l’evento ha fatto registrare un successo significativo a favore del movimento, che ha così ricostruito in positivo la sua immagine; e, infine, che le profonde radici storiche dell’integrazione tra mezzi d’informazione e partiti sono state ancora in grado di garantire a questi due attori un primato nell’arena mediale, anche se un nuovo attore vi è entrato e ha acquisito posizioni meno marginali.
Pseudo-event; Agenda building; Social movements
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/814
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