Tradizionalmente, le unità linguistiche costituite da più parole, o “espressioni multi-parola”, sono considerate un fenomeno di interfaccia tra morfologia e sintassi che possono avere significato lessicale o grammaticale e che, non di rado, assumono funzioni pragmatico-discorsive. Lo studio analizza la locuzione verbale V+N avere voglia in due usi idiomatici correlati: la costruzione infinitiva, in cui avere voglia è seguito da una preposizione e da un verbo all’infinito, con un valore che indica inutilità nel compiere un’azione reiterata, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente); l’interiezione hai voglia, utilizzata con funzione di accordo tra due interlocutori. Nonostante i due utilizzi di hai voglia siano attestati sin dalla fine dell’800, l’espressione idiomatica presenta caratteristiche plausibilmente riconducibili ai processi di lessicalizzazione e grammaticalizzazione, per esempio, un grado di fissità maggiore rispetto al passato e, in contesti più informali, coalescenza dei costituenti (avoglia, aivoglia). Avanzando in direzione empirica, questo studio adotta una prospettiva sincronica e un metodo di indagine quanti-qualitativo. Da un punto di vista quantitativo, vengono analizzate le occorrenze di hai voglia all’interno del web corpus ItTenTen20 e del corpus di italiano parlato KIParla. Per il primo corpus, viene effettuata un’analisi morfosintattica delle oscillazioni nella forma superficiale della costruzione, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; e della scelta dell’elemento a destra della locuzione verbale, e.g., hai voglia di/a/che/te. Nel corpus di italiano parlato, invece, il valore pragmatico della costruzione viene ricostruito adottando l’approccio dell’analisi conversazionale a due produzioni degli intervistati: una di parlato spontaneo, una semi-strutturata. I risultati delle due diverse tipologie di analisi consentono di ragionare sul rapporto tra il mutamento linguistico e le esigenze pragmatiche della comunità di parlanti.
Hai voglia di studiare... Analisi di un’espressione idiomatica: tra pragmatica e morfosintassi
Civile, Civile
;Le Donne, Mauro
;Fiorista, Andrea
;Migliorelli, Alice
2023-01-01
Abstract
Tradizionalmente, le unità linguistiche costituite da più parole, o “espressioni multi-parola”, sono considerate un fenomeno di interfaccia tra morfologia e sintassi che possono avere significato lessicale o grammaticale e che, non di rado, assumono funzioni pragmatico-discorsive. Lo studio analizza la locuzione verbale V+N avere voglia in due usi idiomatici correlati: la costruzione infinitiva, in cui avere voglia è seguito da una preposizione e da un verbo all’infinito, con un valore che indica inutilità nel compiere un’azione reiterata, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente); l’interiezione hai voglia, utilizzata con funzione di accordo tra due interlocutori. Nonostante i due utilizzi di hai voglia siano attestati sin dalla fine dell’800, l’espressione idiomatica presenta caratteristiche plausibilmente riconducibili ai processi di lessicalizzazione e grammaticalizzazione, per esempio, un grado di fissità maggiore rispetto al passato e, in contesti più informali, coalescenza dei costituenti (avoglia, aivoglia). Avanzando in direzione empirica, questo studio adotta una prospettiva sincronica e un metodo di indagine quanti-qualitativo. Da un punto di vista quantitativo, vengono analizzate le occorrenze di hai voglia all’interno del web corpus ItTenTen20 e del corpus di italiano parlato KIParla. Per il primo corpus, viene effettuata un’analisi morfosintattica delle oscillazioni nella forma superficiale della costruzione, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; e della scelta dell’elemento a destra della locuzione verbale, e.g., hai voglia di/a/che/te. Nel corpus di italiano parlato, invece, il valore pragmatico della costruzione viene ricostruito adottando l’approccio dell’analisi conversazionale a due produzioni degli intervistati: una di parlato spontaneo, una semi-strutturata. I risultati delle due diverse tipologie di analisi consentono di ragionare sul rapporto tra il mutamento linguistico e le esigenze pragmatiche della comunità di parlanti.File | Dimensione | Formato | |
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