Traditionally, linguistic units made up of more words, namely 'multi-word expressions', are considered instances embedded with lexical or grammatical meaning of the morphology-syntax interface that can often assume discourse-pragmatic functions (Masini 2012). This study proposes to analyse two related idiomatic usages of the V+N construction avere voglia (lit. ‘to have wish/desire’): the infinitive construction, in which avere voglia is followed by a preposition and an infinitive verb, implying futility in performing a repeated action, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente) ‘you can scream as much as you want (no one will hear you)’; the interjection hai voglia, which is used in dialogues with an agreement function (Lepschy 1984; Giovanardi 2019). Despite the fact that the two uses of hai voglia have been attested since the late 19th century, the idiomatic expression displays feature common to both lexicalization and grammaticalization, for instance, a greater degree of fixity compared to the past; and, in more informal contexts, coalescence of constituents (avoglia, aivoglia) (Brinton and Traugott 2005). Advancing toward an empirical direction, adopting a synchronic perspective, a qualitative-quantitative method of investigation has been chosen. In first instance, the morphosyntactic pattern of hai voglia within the web corpus ItTenTen20 (Jakubíček et al. 2013) will be considered, for example: fluctuation in the surface form of the construction, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; fluctuation in the choice of the element following the construction, e.g., hai voglia di/a/che/te. Secondly, pragmatic values of the construction will be highlighted, using data drawn from dialogues contained in the spoken Italian corpus KiParla (Mauri et al. 2019). Finally, shedding light on speakers’ perception in online forum discussion and regarding the usage and socio-pragmatic connotations of hai voglia, a qualitative evaluation of the collected data will follow. Results of these two different analyses will allow us to reflect on the relationship between linguistic change and pragmatic needs of speakers’ community.

Tradizionalmente, le unità linguistiche costituite da più parole, o “espressioni multi-parola”, sono considerate un fenomeno di interfaccia tra morfologia e sintassi che possono avere significato lessicale o grammaticale e che, non di rado, assumono funzioni pragmatico-discorsive (Masini 2012). In questo studio si propone di analizzare la locuzione verbale V+N avere voglia in due utilizzi idiomatici correlati: la costruzione infinitiva, in cui avere voglia è seguito da una preposizione e da un verbo all’infinito, con un valore che implica inutilità nel compiere un’azione reiterata, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente); l’interiezione hai voglia, utilizzata con funzione di accordo tra due interlocutori (Lepschy 1984; Giovanardi 2019). Nonostante i due utilizzi di hai voglia siano attestati sin dalla fine dell’800, l’espressione idiomatica presenta caratteristiche plausibilmente riconducibili ai processi di lessicalizzazione e grammaticalizzazione, per esempio, un grado di fissità maggiore rispetto al passato e, in contesti più informali, coalescenza dei costituenti (avoglia, aivoglia) (Brinton e Traugott 2005). Avanzando in direzione empirica, in prospettiva sincronica, si è scelto di adottare un metodo di indagine quali-quantitativo. In prima istanza, si prenderà in considerazione il pattern morfosintattico di hai voglia all’interno del web corpus ItTenTen20 (Jakubíček et al. 2013), per esempio: oscillazioni nella forma superficiale della costruzione, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; oscillazioni nella scelta dell’elemento che segue la locuzione verbale, e.g., hai voglia di/a/che/te. In seconda battuta, verrà analizzato il valore pragmatico della costruzione in dialoghi tratti dal corpus di italiano parlato KIParla (Mauri et al. 2019). Infine, seguirà una valutazione qualitativa dei dati raccolti, alla luce della percezione espressa dai parlanti in alcuni forum di discussione del web a proposito dell’uso e delle connotazioni socio-pragmatiche. I risultati delle due diverse tipologie di analisi ci consentiranno di ragionare sul rapporto tra il mutamento linguistico e le esigenze pragmatiche della comunità di parlanti.

Hai voglia di studiare... Analisi di un’espressione idiomatica: tra pragmatica e morfosintassi

Civile, Andrea;Fiorista, Andrea;Le Donne, Mauro;Migliorelli Alice
2023-01-01

Abstract

Traditionally, linguistic units made up of more words, namely 'multi-word expressions', are considered instances embedded with lexical or grammatical meaning of the morphology-syntax interface that can often assume discourse-pragmatic functions (Masini 2012). This study proposes to analyse two related idiomatic usages of the V+N construction avere voglia (lit. ‘to have wish/desire’): the infinitive construction, in which avere voglia is followed by a preposition and an infinitive verb, implying futility in performing a repeated action, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente) ‘you can scream as much as you want (no one will hear you)’; the interjection hai voglia, which is used in dialogues with an agreement function (Lepschy 1984; Giovanardi 2019). Despite the fact that the two uses of hai voglia have been attested since the late 19th century, the idiomatic expression displays feature common to both lexicalization and grammaticalization, for instance, a greater degree of fixity compared to the past; and, in more informal contexts, coalescence of constituents (avoglia, aivoglia) (Brinton and Traugott 2005). Advancing toward an empirical direction, adopting a synchronic perspective, a qualitative-quantitative method of investigation has been chosen. In first instance, the morphosyntactic pattern of hai voglia within the web corpus ItTenTen20 (Jakubíček et al. 2013) will be considered, for example: fluctuation in the surface form of the construction, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; fluctuation in the choice of the element following the construction, e.g., hai voglia di/a/che/te. Secondly, pragmatic values of the construction will be highlighted, using data drawn from dialogues contained in the spoken Italian corpus KiParla (Mauri et al. 2019). Finally, shedding light on speakers’ perception in online forum discussion and regarding the usage and socio-pragmatic connotations of hai voglia, a qualitative evaluation of the collected data will follow. Results of these two different analyses will allow us to reflect on the relationship between linguistic change and pragmatic needs of speakers’ community.
2023
Tradizionalmente, le unità linguistiche costituite da più parole, o “espressioni multi-parola”, sono considerate un fenomeno di interfaccia tra morfologia e sintassi che possono avere significato lessicale o grammaticale e che, non di rado, assumono funzioni pragmatico-discorsive (Masini 2012). In questo studio si propone di analizzare la locuzione verbale V+N avere voglia in due utilizzi idiomatici correlati: la costruzione infinitiva, in cui avere voglia è seguito da una preposizione e da un verbo all’infinito, con un valore che implica inutilità nel compiere un’azione reiterata, e.g., hai voglia di gridare (tanto nessuno ti sente); l’interiezione hai voglia, utilizzata con funzione di accordo tra due interlocutori (Lepschy 1984; Giovanardi 2019). Nonostante i due utilizzi di hai voglia siano attestati sin dalla fine dell’800, l’espressione idiomatica presenta caratteristiche plausibilmente riconducibili ai processi di lessicalizzazione e grammaticalizzazione, per esempio, un grado di fissità maggiore rispetto al passato e, in contesti più informali, coalescenza dei costituenti (avoglia, aivoglia) (Brinton e Traugott 2005). Avanzando in direzione empirica, in prospettiva sincronica, si è scelto di adottare un metodo di indagine quali-quantitativo. In prima istanza, si prenderà in considerazione il pattern morfosintattico di hai voglia all’interno del web corpus ItTenTen20 (Jakubíček et al. 2013), per esempio: oscillazioni nella forma superficiale della costruzione, e.g., avoglia, aivoglia, avoja; oscillazioni nella scelta dell’elemento che segue la locuzione verbale, e.g., hai voglia di/a/che/te. In seconda battuta, verrà analizzato il valore pragmatico della costruzione in dialoghi tratti dal corpus di italiano parlato KIParla (Mauri et al. 2019). Infine, seguirà una valutazione qualitativa dei dati raccolti, alla luce della percezione espressa dai parlanti in alcuni forum di discussione del web a proposito dell’uso e delle connotazioni socio-pragmatiche. I risultati delle due diverse tipologie di analisi ci consentiranno di ragionare sul rapporto tra il mutamento linguistico e le esigenze pragmatiche della comunità di parlanti.
corpus-based, pragmatics, conversation analysis,
analisi della conversazione, pragmatica, corpus-based
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/33988
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