L’export agroalimentare italiano in Cina si colloca in un contesto dove la radicata tradizione gastronomica assorbe con difficoltà prodotti stranieri, spesso molto distanti dalla cultura cinese. Nell’alimentazione e nelle abitudini culinarie, infatti, la Cina vanta una delle più ricche e antiche tradizioni al mondo, che la rendono nota e apprezzata anche all’estero. Sono, tuttavia, numerosi i fattori propulsivi che stanno contribuendo al progressivo radicamento di una nuova cultura alimentare in Cina, favorendo nuove opportunità di sviluppo anche per i prodotti italiani. Tra i principali vanno annoverati l’emergere di una nuova classe media e un segmento ad elevato reddito sempre più definito, che manifestano una crescente propensione a inserire nella millenaria tradizione culinaria cinese elementi e piatti di altre culture, prima fra tutte quelle occidentali; trasformando così il dinamico mercato cinese in una destinazione, per l’agroalimentare europeo di qualità, caratterizzata da notevoli potenzialità di sviluppo. Nello stesso tempo, è importante tuttavia evidenziare la presenza di una minaccia costituita dalle imitazioni (contraffazione e Italian sounding) che ostacolano la penetrazione del made in Italy, e hanno effetti dirompenti non solo economici ma anche di immagine, sottraendo spazio di mercato al prodotto autentico, frutto di tecniche di lavoro artigianale, espressione di tradizioni fortemente legate al territorio. Dopo aver fornito un quadro d’insieme sul made Italy agroalimentare, il presente contributo si propone di approfondire, nella prospettiva manageriale, le opportunità e le principali difficoltà per il comparto agroalimentare nel mercato cinese, individuando i fattori critici di successo da presidiare nelle scelte di entrata e distribuzione dei prodotti alimentari in Cina.
Il made in Italy agroalimentare in Cina tra potenzialità e criticità
Donatella Radicchi
2018-01-01
Abstract
L’export agroalimentare italiano in Cina si colloca in un contesto dove la radicata tradizione gastronomica assorbe con difficoltà prodotti stranieri, spesso molto distanti dalla cultura cinese. Nell’alimentazione e nelle abitudini culinarie, infatti, la Cina vanta una delle più ricche e antiche tradizioni al mondo, che la rendono nota e apprezzata anche all’estero. Sono, tuttavia, numerosi i fattori propulsivi che stanno contribuendo al progressivo radicamento di una nuova cultura alimentare in Cina, favorendo nuove opportunità di sviluppo anche per i prodotti italiani. Tra i principali vanno annoverati l’emergere di una nuova classe media e un segmento ad elevato reddito sempre più definito, che manifestano una crescente propensione a inserire nella millenaria tradizione culinaria cinese elementi e piatti di altre culture, prima fra tutte quelle occidentali; trasformando così il dinamico mercato cinese in una destinazione, per l’agroalimentare europeo di qualità, caratterizzata da notevoli potenzialità di sviluppo. Nello stesso tempo, è importante tuttavia evidenziare la presenza di una minaccia costituita dalle imitazioni (contraffazione e Italian sounding) che ostacolano la penetrazione del made in Italy, e hanno effetti dirompenti non solo economici ma anche di immagine, sottraendo spazio di mercato al prodotto autentico, frutto di tecniche di lavoro artigianale, espressione di tradizioni fortemente legate al territorio. Dopo aver fornito un quadro d’insieme sul made Italy agroalimentare, il presente contributo si propone di approfondire, nella prospettiva manageriale, le opportunità e le principali difficoltà per il comparto agroalimentare nel mercato cinese, individuando i fattori critici di successo da presidiare nelle scelte di entrata e distribuzione dei prodotti alimentari in Cina.File | Dimensione | Formato | |
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