Possiamo parlare di “innovazione sociale” in molti sensi. In ambito umanistico, almeno dal mio punto di vista, l’innovazione (uso il termine “innovazione” nel senso “disruptive” invalso in ambito tecnologico) rimanda a trasformazioni preculturali in atto e si incarica di “tradurre” sul piano scientifico un intero repertorio di infrazioni sociali e culturali. Non è universale, anche se può essere agevolmente assimilata e modificata. Prospera in piccole comunità di ricerca determinate a ottenere maggiore riconoscimento politico e istituzionale; e in luoghi di volta in volta specifici. È inestricabilmente connessa al piano individuale dell’esistenza e può non rendere conto a (o trarre ingenti finanziamenti da) estese burocrazie. Attitudini e punti di vista protestatari si spostano immaginativamente su piani teorici, filologici e storiografici e si associano a un’illuminante cascata di nuove metafore.
Humanities e innovazione sociale
DANTINI M
2013-01-01
Abstract
Possiamo parlare di “innovazione sociale” in molti sensi. In ambito umanistico, almeno dal mio punto di vista, l’innovazione (uso il termine “innovazione” nel senso “disruptive” invalso in ambito tecnologico) rimanda a trasformazioni preculturali in atto e si incarica di “tradurre” sul piano scientifico un intero repertorio di infrazioni sociali e culturali. Non è universale, anche se può essere agevolmente assimilata e modificata. Prospera in piccole comunità di ricerca determinate a ottenere maggiore riconoscimento politico e istituzionale; e in luoghi di volta in volta specifici. È inestricabilmente connessa al piano individuale dell’esistenza e può non rendere conto a (o trarre ingenti finanziamenti da) estese burocrazie. Attitudini e punti di vista protestatari si spostano immaginativamente su piani teorici, filologici e storiografici e si associano a un’illuminante cascata di nuove metafore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.