Textual and paratextual aspects in Boccaccio's autographs

Nel saggio Francesca Malagnini evidenzia la nuova attenzione e sensibilità da parte dei critici, non solo verso le dinamiche testuali del Decameron, ma anche verso l'impaginazione degli autografi del certaldese. In particolare viene esaminata la confezione dell'autografo del Teseida; trattasi del manoscritto Acquisti e Doni 325 conservato presso la Biblioteca Medicea Laurenziana, assegnato da alcuni studiosi agli anni anteriori al 1350. Osservando la composizione del Teseida, la prima cosa che si evince riguarda la particolare distribuzione delle ottave sulla pagina; cioè il Boccaccio amanuense ha rinunciato ad una equa, simmetrica e regolare distribuzione delle stanze sulle carte del manoscritto. Egli, infatti, dispone su ogni carte, una sola colonna e non due come sarebbe stato naturale, e probabilmente ha volutamente lasciato tale spazio sui margini laterali per scivere l'autocommento. Inoltre la disposizione delle ottave su due colonne sarebbe stata incompatibile con gli spazi predisposti per le miniature dal momento che quest'ultime hanno un'altezza pari a dodici righe e la larghezza sfonda i margini laterali.

Il libro d’autore dal progetto alla realizzazione:Il Teseida delle nozze d’Emilia (con un’appendice sugli autografi di Boccaccio)

Malagnini, F.
2006-01-01

Abstract

Textual and paratextual aspects in Boccaccio's autographs
2006
Nel saggio Francesca Malagnini evidenzia la nuova attenzione e sensibilità da parte dei critici, non solo verso le dinamiche testuali del Decameron, ma anche verso l'impaginazione degli autografi del certaldese. In particolare viene esaminata la confezione dell'autografo del Teseida; trattasi del manoscritto Acquisti e Doni 325 conservato presso la Biblioteca Medicea Laurenziana, assegnato da alcuni studiosi agli anni anteriori al 1350. Osservando la composizione del Teseida, la prima cosa che si evince riguarda la particolare distribuzione delle ottave sulla pagina; cioè il Boccaccio amanuense ha rinunciato ad una equa, simmetrica e regolare distribuzione delle stanze sulle carte del manoscritto. Egli, infatti, dispone su ogni carte, una sola colonna e non due come sarebbe stato naturale, e probabilmente ha volutamente lasciato tale spazio sui margini laterali per scivere l'autocommento. Inoltre la disposizione delle ottave su due colonne sarebbe stata incompatibile con gli spazi predisposti per le miniature dal momento che quest'ultime hanno un'altezza pari a dodici righe e la larghezza sfonda i margini laterali.
textual and paratextual aspects in Boccaccio's autographs
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/756
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