Arnaldo Fortini, che fu podestà di Assisi per oltre vent'anni, nel 1941 prese parte alla discussione critica sulla locuzione per grave giogo (Par. XI, 48) – con due lezioni tenute nell'ambito dell'insegnamento dantesco alla Regia Università italiana per Stranieri di Perugia – con l'intento di dimostrarne il significato politico, e non topografico. Nell'articolo si forniscono i contenuti principali delle non molto note lezioni di Fortini, cercando di rintracciare le varie fonti dell'epoca alle quali può aver attinto, e si offre una veloce sintesi delle posizioni della critica dantesca dei tempi più recenti relativamente al passo in questione.

Arnaldo Fortini e il grave giogo (Par. XI, 48)

Carla Gambacorta
2024-01-01

Abstract

Arnaldo Fortini, che fu podestà di Assisi per oltre vent'anni, nel 1941 prese parte alla discussione critica sulla locuzione per grave giogo (Par. XI, 48) – con due lezioni tenute nell'ambito dell'insegnamento dantesco alla Regia Università italiana per Stranieri di Perugia – con l'intento di dimostrarne il significato politico, e non topografico. Nell'articolo si forniscono i contenuti principali delle non molto note lezioni di Fortini, cercando di rintracciare le varie fonti dell'epoca alle quali può aver attinto, e si offre una veloce sintesi delle posizioni della critica dantesca dei tempi più recenti relativamente al passo in questione.
2024
Arnaldo Fortini, grave giogo, Paradiso XI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/47369
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