This paper aims to illustrate the intersection between hate speech and identitarian debate, with a main focus on the conceptualizations of national identity proposed by Italian politicians on social media. The paper employs a qualitative methodology to conduct a semiotic-linguistic analysis of two Facebook posts conveying conceptualizations of Italian identity, published respectively by Giorgia Meloni and Matteo Salvini in 2018. The paper investigates the discursive practices adopted both in the aforementioned posts and in a selection of the comments. The analysis reveals that, besides featuring divisive identitarian conceptualizations entailing an irreconcilable separation from alterity, the aforementioned posts and comments are not immune to manifestations of hate speech: not only do several statements contain examples of demeaning or offensive vocabulary, but they are also characterized by communicative strategies implying an axiological dissociation from alterity, according to which the other is presented as inferior or deprived of the right to be involved in a democratic discussion. In other words, the data seem to suggest that divisive identitarian conceptualizations can easily turn into hate speech. In conclusion, not only does this situation call for further in-depth research, but it also casts doubts on the likelihood of the political sphere to be the foremost context of public debate.

Il presente articolo si propone di illustrare l’intersezione tra hate speech e questione identitaria, prestando particolare attenzione alle concettualizzazioni di identità nazionale proposte dagli esponenti politici italiani sui social. Il lavoro adotta una metodologia qualitativa per condurre un'analisi semiotico-linguistica di due post di Facebook che trasmettono concettualizzazioni di identità italiana, pubblicati rispettivamente da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini nel 2018. L'articolo indaga le pratiche discorsive adoperate sia nei succitati post che in una selezione dei commenti apposti dagli utenti della piattaforma. L'analisi rivela che, oltre a includere concettualizzazioni identitarie divisive che comportano una separazione inconciliabile rispetto all’alterità, i succitati post e commenti non sono immuni da manifestazioni di discorso dell'odio: si riscontrano sia esempi di lessico denigratorio o ingiurioso, sia strategie comunicative che implicano una dissociazione assiologica dall'alterità, in base alla quale l'altro è presentato come inferiore o privato del diritto di essere coinvolto in una discussione democratica. In altre parole, i dati sembrano suggerire che le concettualizzazioni identitarie divisive possano facilmente dare adito a discorsi dell'odio. In conclusione, questa situazione non solo richiede un ulteriore approfondimento scientifico, ma solleva anche dubbi sulla possibilità che la sfera politica rappresenti il contesto più elevato di dibattito pubblico.

Il dibattito identitario nella comunicazione politica su Facebook: discorso divisivo o discorso dell’odio? / The identitarian debate in political communication on Facebook: divisive discourse or hate speech?

Delle Chiaie, Davide
2024-01-01

Abstract

This paper aims to illustrate the intersection between hate speech and identitarian debate, with a main focus on the conceptualizations of national identity proposed by Italian politicians on social media. The paper employs a qualitative methodology to conduct a semiotic-linguistic analysis of two Facebook posts conveying conceptualizations of Italian identity, published respectively by Giorgia Meloni and Matteo Salvini in 2018. The paper investigates the discursive practices adopted both in the aforementioned posts and in a selection of the comments. The analysis reveals that, besides featuring divisive identitarian conceptualizations entailing an irreconcilable separation from alterity, the aforementioned posts and comments are not immune to manifestations of hate speech: not only do several statements contain examples of demeaning or offensive vocabulary, but they are also characterized by communicative strategies implying an axiological dissociation from alterity, according to which the other is presented as inferior or deprived of the right to be involved in a democratic discussion. In other words, the data seem to suggest that divisive identitarian conceptualizations can easily turn into hate speech. In conclusion, not only does this situation call for further in-depth research, but it also casts doubts on the likelihood of the political sphere to be the foremost context of public debate.
2024
Il presente articolo si propone di illustrare l’intersezione tra hate speech e questione identitaria, prestando particolare attenzione alle concettualizzazioni di identità nazionale proposte dagli esponenti politici italiani sui social. Il lavoro adotta una metodologia qualitativa per condurre un'analisi semiotico-linguistica di due post di Facebook che trasmettono concettualizzazioni di identità italiana, pubblicati rispettivamente da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini nel 2018. L'articolo indaga le pratiche discorsive adoperate sia nei succitati post che in una selezione dei commenti apposti dagli utenti della piattaforma. L'analisi rivela che, oltre a includere concettualizzazioni identitarie divisive che comportano una separazione inconciliabile rispetto all’alterità, i succitati post e commenti non sono immuni da manifestazioni di discorso dell'odio: si riscontrano sia esempi di lessico denigratorio o ingiurioso, sia strategie comunicative che implicano una dissociazione assiologica dall'alterità, in base alla quale l'altro è presentato come inferiore o privato del diritto di essere coinvolto in una discussione democratica. In altre parole, i dati sembrano suggerire che le concettualizzazioni identitarie divisive possano facilmente dare adito a discorsi dell'odio. In conclusione, questa situazione non solo richiede un ulteriore approfondimento scientifico, ma solleva anche dubbi sulla possibilità che la sfera politica rappresenti il contesto più elevato di dibattito pubblico.
Hate speech; divisive discourse; Italian national identity; social media; political communication; public debate; semiotic-linguistic analysis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/43308
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