Atto di destinazione ed effetto traslativo

La nota propone una analisi della sentenza resa il 28.11.2013 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la cui massima suona così: "L’articolo 2645 ter cod. civ. non consente al conferente di separare una parte del suo patrimonio e, così, scindere la tendenziale unitaria massa che lo compone in masse distinte aventi carattere autonomo: sotto il profilo testuale, la norma presenta rilevanti indici che depongono in senso contrario alla cosiddetta «auto-destinazione » patrimoniale a carattere unilaterale; sotto il profilo sistematico, in un sistema caratterizzato dal principio della responsabilità patrimoniale illimitata e dal carattere eccezionale delle fattispecie limitative di tale responsabilità (art. 2740 cod. civ.), la portata applicativa della norma deve essere interpretata in senso restrittivo e, quindi, limitata alle sole ipotesi di destinazione «traslativa»".