Istituzioni ecclesiastiche e santità: strategie agiografiche alle origini degli Ordini mendicanti

The essay highlights the importance of the canonization of Francis of Assisi and Dominic of Guzmán, the result of the hagiographic strategies of the Apostolic See, which aimed to propose models of holiness with a primarily pastoral nature, especially characterized by an anti-heretical function. These canonizations, decided by the Church (with Gregory IX at the forefront), not only legitimize the individual sanctity of the founders but also the role of the orders as crucial ecclesiastical institutions for the defense of orthodoxy. The hagiographers of Francis and Dominic point to the specific hagiographic nature that characterizes the letters announcing the canonization of their founders as the main interpretive key to their “biographies.” The models embodied by the saintly founders of the Franciscans and Dominicans were also explicitly referenced by the early hagiographers of the “minor” mendicant orders, particularly the Servites of Mary and the Hermits of St. Augustine.

Il saggio sottolinea l'importanza della canonizzazione di Francesco d'Assisi e Domenico di Guzmán, esito delle strategie agiografiche della Sede Apostolica, intenzionata a proporre modelli di santità di tipo eminentemente pastorale, soprattutto connotati in funzione antiereticale. Queste canonizzazioni, decise dalla Chiesa (con Gregorio IX in primo piano), non solo legittimano la santità individuale dei fondatori ma anche il ruolo degli ordini come istituzioni ecclesiali cruciali per la difesa dell'ortodossia. Gli agiografi di Francesco e Domenico indicano nella specificità agiografica che caratterizza le lettere con le quali viene comunicata la canonizzazione dei loro fondatori la principale chiave di lettura delle loro “biografie”. Ai modelli impersonati dai santi fondatori dei Francescani e dei Domenicani fecero esplicito riferimento anche i primi agiografi degli Ordini mendicanti “minori”, soprattutto dei Servi di Maria e degli Eremitani di S. Agostino.