In this paper some observations are put forward about the language-ethnicity-identity relationship among the descendants of Italian emigrants in California, a State which in 2021 ranked third in the U.S., after New York and Pennsylvania, by number of people declaring an Italian ancestry (over 1.3 million). Particular attention is given to the northern San Francisco Bay area, intensively settled by Italian emigrants since the second half of the 19th century and currently populated by the highest percentages of their descendants within the State. As the results of previous studies have pointed out, the set of positive geographic, demographic and social circumstances characterizing the history of the Italian community in these territories has not succeeded in hindering the process of language shift that has affected all the Italian-American communities by the third generation. Nonetheless, it is worth asking whether Italian is still perceived as an “identity language” a “symbolic system conveying values in which to recognize oneself” (Vedovelli 2011: 97), in a region whose world-famous production of grapes and fine wines is inextricably linked to the contribution of Italian immigrants. Moving from this research question, we offer some preliminary observations concerning the commercial communication of a sample of North Coast wineries, whose websites have been analyzed in order to find out whether and how “Italian-ness” and Italian language are eventually exploited in order to add value to their corporate identity.

Il contributo propone alcune considerazioni sul rapporto lingua-etnicità-identità in riferimento ai discendenti degli emigrati italiani in California, Stato che nel 2021 risulta il terzo negli USA, dopo New York e Pennsylvania, per presenza di residenti con origini italiane (oltre 1 milione e 300 mila). Sarà illustrata in particolare la situazione dell’area settentrionale della Baia di San Francisco, intensamente colonizzata dagli emigrati italiani fin dalla seconda metà del sec. XIX e attualmente popolata dalle percentuali più alte di loro discendenti all’interno dello Stato. Come i risultati di precedenti studi hanno evidenziato, l’insieme di positive circostanze geografiche, demografiche e sociali che ha contraddistinto la storia della comunità italiana in questi territori non è valso ad ostacolare il processo di sostituzione linguistica che entro la terza generazione ha caratterizzato la generalità delle comunità italo-americane. L’italiano, dunque, non è più “lingua etnica”, né, realmente, “heritage language”. Ci si può allora chiedere se esso possa essere comunque percepito come “lingua identitaria”, “sistema simbolico veicolante valori nei quali riconoscersi” (Vedovelli 2011: 97), in una regione che grazie all’apporto degli immigrati italiani è divenuta famosa nel mondo per la produzione di uve e vini pregiati, cioè di prodotti che come pochi altri simboleggiano la cultura e la tradizione italiana. Offriremo alcuni elementi di riflessione in questo senso, mediante l’analisi dei siti di un campione di aziende vitivinicole della North Coast, nella cui comunicazione commerciale si cercheranno le tracce di una nuova “funzionalità” dell’italiano e le caratteristiche dell’”italianità” ad essa sottesa.

«Vino in my Dino»: italiano e italianità nella comunicazione commerciale online delle wineries californiane della North Coast

Stefania Scaglione
2023-01-01

Abstract

In this paper some observations are put forward about the language-ethnicity-identity relationship among the descendants of Italian emigrants in California, a State which in 2021 ranked third in the U.S., after New York and Pennsylvania, by number of people declaring an Italian ancestry (over 1.3 million). Particular attention is given to the northern San Francisco Bay area, intensively settled by Italian emigrants since the second half of the 19th century and currently populated by the highest percentages of their descendants within the State. As the results of previous studies have pointed out, the set of positive geographic, demographic and social circumstances characterizing the history of the Italian community in these territories has not succeeded in hindering the process of language shift that has affected all the Italian-American communities by the third generation. Nonetheless, it is worth asking whether Italian is still perceived as an “identity language” a “symbolic system conveying values in which to recognize oneself” (Vedovelli 2011: 97), in a region whose world-famous production of grapes and fine wines is inextricably linked to the contribution of Italian immigrants. Moving from this research question, we offer some preliminary observations concerning the commercial communication of a sample of North Coast wineries, whose websites have been analyzed in order to find out whether and how “Italian-ness” and Italian language are eventually exploited in order to add value to their corporate identity.
2023
Il contributo propone alcune considerazioni sul rapporto lingua-etnicità-identità in riferimento ai discendenti degli emigrati italiani in California, Stato che nel 2021 risulta il terzo negli USA, dopo New York e Pennsylvania, per presenza di residenti con origini italiane (oltre 1 milione e 300 mila). Sarà illustrata in particolare la situazione dell’area settentrionale della Baia di San Francisco, intensamente colonizzata dagli emigrati italiani fin dalla seconda metà del sec. XIX e attualmente popolata dalle percentuali più alte di loro discendenti all’interno dello Stato. Come i risultati di precedenti studi hanno evidenziato, l’insieme di positive circostanze geografiche, demografiche e sociali che ha contraddistinto la storia della comunità italiana in questi territori non è valso ad ostacolare il processo di sostituzione linguistica che entro la terza generazione ha caratterizzato la generalità delle comunità italo-americane. L’italiano, dunque, non è più “lingua etnica”, né, realmente, “heritage language”. Ci si può allora chiedere se esso possa essere comunque percepito come “lingua identitaria”, “sistema simbolico veicolante valori nei quali riconoscersi” (Vedovelli 2011: 97), in una regione che grazie all’apporto degli immigrati italiani è divenuta famosa nel mondo per la produzione di uve e vini pregiati, cioè di prodotti che come pochi altri simboleggiano la cultura e la tradizione italiana. Offriremo alcuni elementi di riflessione in questo senso, mediante l’analisi dei siti di un campione di aziende vitivinicole della North Coast, nella cui comunicazione commerciale si cercheranno le tracce di una nuova “funzionalità” dell’italiano e le caratteristiche dell’”italianità” ad essa sottesa.
emigrazione italiana, italiano e italianità, heritage marketing
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/39448
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