L’articolo consiste in un commento a «Natura, lei», poesia liminare del «Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini» (1994). Con questo testo, Luzi dà voce a una riflessione notturna dell’estudiant, il giovane teologo che accompagna Simone Martini nel suo ritorno da Avignone a Siena. Analizzeremo innanzitutto le soluzioni formali – metriche, retoriche, stilistiche – attraverso cui l’autore ha ricreato nella lirica lo svolgimento del pensiero. In secondo luogo, saranno messi in luce i contenuti abissali del monologo interiore: l’essere; la conoscenza; il rapporto tra la natura e la storia umana. Da ultimo ci soffermeremo sui significati possibili dell’«universale esperienza», che è l’intuizione con cui culmina l’indagine del personaggio.
Come pensare l'«universale esperienza». Una lettura di «Natura, lei»
Riccardo Sturaro
2023-01-01
Abstract
L’articolo consiste in un commento a «Natura, lei», poesia liminare del «Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini» (1994). Con questo testo, Luzi dà voce a una riflessione notturna dell’estudiant, il giovane teologo che accompagna Simone Martini nel suo ritorno da Avignone a Siena. Analizzeremo innanzitutto le soluzioni formali – metriche, retoriche, stilistiche – attraverso cui l’autore ha ricreato nella lirica lo svolgimento del pensiero. In secondo luogo, saranno messi in luce i contenuti abissali del monologo interiore: l’essere; la conoscenza; il rapporto tra la natura e la storia umana. Da ultimo ci soffermeremo sui significati possibili dell’«universale esperienza», che è l’intuizione con cui culmina l’indagine del personaggio.File | Dimensione | Formato | |
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