Dal “distacco” al “connubio”: glottologia e filologie in Italia tra secondo Ottocento e prima metà del Novecento

The starting point of this contribution is the establishment in Italy of the “science of language” and the crucial role played by G.I. Ascoli in the conquest, for glottology, of a highly specialised profile and an autonomous space with respect to other disciplines, primarily classical philology. The article then reconstructs the progressive “detachment”, from the original trunk, of branches that became themselves specialised and distinct, such as dialectology or the so-called national philologies. Special attention is devoted to the birth and development of Romanistics and later, in the first half of the 20th century, of the History of the Italian Language as an academic field of study. Within these disciplinary domains, the article highlights the path by which the “marriage” between language skills and ecdotic skills has gradually grown, both in terms of methodological awareness and effective interaction.

A partire dagli anni dell’affermazione in Italia della "scienza del linguaggio" e dal ruolo decisivo svolto da G.I. Ascoli nella conquista, per la glottologia, di un profilo altamente specialistico e di uno spazio autonomo rispetto ad altri campi disciplinari, in primis la filologia classica, l’articolo ricostruisce il progressivo "distacco" dal ceppo originario di rami a loro volta più specialistici e distinti, come la dialettologia o le cosiddette filologie nazionali. Un approfondimento particolare è dedicato alla nascita e allo sviluppo della romanistica e poi, nella prima metà del Novecento, della storia della lingua italiana come campo di studi accademici. All’interno di questi ambiti disciplinari, l’articolo mette in luce il percorso attraverso cui l’indispensabile "connubio" tra competenze linguistiche e competenze ecdotiche è via via cresciuto sia in termini di consapevolezza metodologica sia di effettiva interazione.