La Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel conserva una copia della terza ristampa dell’'Institutione di tutta la vita de l’homo nato nobile e in città libera' di Alessandro Piccolomini (Venezia, Girolamo Scoto, 1545). Una lettera di dedica scritta a mano sul retro della carta di guardia che precede il frontespizio e due stemmi dipinti sui piatti superiore ed inferiore, finora mai segnalati, chiariscono che si tratta dell’esemplare donato da Prospero Frangipane, fratello del più noto Cornelio Frangipane (1508-1588), giurista e poeta, a Giulia Da Ponte, figlia di Zuan Paolo e moglie di Adriano da Spilimbergo (1511-1541), personalità entrambe al centro della vita culturale della friulana Accademia Spilimberghese diretta da Bernardino Partenio († 1588). La dedicatoria mi ha permesso di ricostruire l’ambiente nel quale nasce il dono, facendo dialogare diverse fonti documentarie quali scambi epistolari, un memoriale, gli inventari delle due ricche biblioteche – oggi disperse – di Zuan Paolo e di Adriano da Spilimbergo e una biografia di anonimo. Nell’articolo fornisco dettagli sul contesto di fruizione dell’opera di Piccolomini, un manuale per l’educazione ispirato a Platone e ad Aristotele, che le testimonanze prese in esame configurano come lettura privilegiata da un pubblico femminile.
Un esemplare della 'Institutione di tutta la vita de l’homo nato nobile' (1545) di Alessandro Piccolomini donato a Giulia Da Ponte
Refe, Laura
2016-01-01
Abstract
La Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel conserva una copia della terza ristampa dell’'Institutione di tutta la vita de l’homo nato nobile e in città libera' di Alessandro Piccolomini (Venezia, Girolamo Scoto, 1545). Una lettera di dedica scritta a mano sul retro della carta di guardia che precede il frontespizio e due stemmi dipinti sui piatti superiore ed inferiore, finora mai segnalati, chiariscono che si tratta dell’esemplare donato da Prospero Frangipane, fratello del più noto Cornelio Frangipane (1508-1588), giurista e poeta, a Giulia Da Ponte, figlia di Zuan Paolo e moglie di Adriano da Spilimbergo (1511-1541), personalità entrambe al centro della vita culturale della friulana Accademia Spilimberghese diretta da Bernardino Partenio († 1588). La dedicatoria mi ha permesso di ricostruire l’ambiente nel quale nasce il dono, facendo dialogare diverse fonti documentarie quali scambi epistolari, un memoriale, gli inventari delle due ricche biblioteche – oggi disperse – di Zuan Paolo e di Adriano da Spilimbergo e una biografia di anonimo. Nell’articolo fornisco dettagli sul contesto di fruizione dell’opera di Piccolomini, un manuale per l’educazione ispirato a Platone e ad Aristotele, che le testimonanze prese in esame configurano come lettura privilegiata da un pubblico femminile.File | Dimensione | Formato | |
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