Lo ‘spirito di squadra’ che Angelo Ambrogini detto Poliziano (1454-1494), professore allo Studio fiorentino dal 1480 alla sua morte, era stato in grado di creare attorno a sé coinvolgendo attivamente gli allievi nella propria attività filologica, si era esplicato anche nello scambio di libri, appunti e materiali di lavoro all’interno dell’ambiente accademico e di un più ampio circolo di conoscenti. Nel contributo è trascritto, analizzato e tradotto un nutrito numero di epistole di allievi e di altre personalità ruotanti attorno a Poliziano che documentano questi passaggi. Tali testimonianze danno la misura di una fervida temperie culturale caratterizzata da collaborazione, favori, arricchimento reciproco, un clima che ha tratto linfa vitale dalla personalità dell’insigne filologo e che ha continuato a trovare alimento anche dopo la sua morte.
Poliziano e allievi: scambi di appunti e di libri tra amici accademici
Refe Laura
2015-01-01
Abstract
Lo ‘spirito di squadra’ che Angelo Ambrogini detto Poliziano (1454-1494), professore allo Studio fiorentino dal 1480 alla sua morte, era stato in grado di creare attorno a sé coinvolgendo attivamente gli allievi nella propria attività filologica, si era esplicato anche nello scambio di libri, appunti e materiali di lavoro all’interno dell’ambiente accademico e di un più ampio circolo di conoscenti. Nel contributo è trascritto, analizzato e tradotto un nutrito numero di epistole di allievi e di altre personalità ruotanti attorno a Poliziano che documentano questi passaggi. Tali testimonianze danno la misura di una fervida temperie culturale caratterizzata da collaborazione, favori, arricchimento reciproco, un clima che ha tratto linfa vitale dalla personalità dell’insigne filologo e che ha continuato a trovare alimento anche dopo la sua morte.File | Dimensione | Formato | |
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