L’articolo esamina la celebre terzina sul «disdegno» di Guido (Inferno X, 61-63), alla luce della bibliografia critica recente. Discutendo la problematica lezione dantesca «forse cui», l’articolo elabora due diverse proposte: considerare il passo filologicamente corrotto e bisognoso di un restauro testuale; intendere il «cui» del verso 63 non in riferimento a Virgilio o a Dio o a Beatrice, ma al «qui» del verso 62, riprendendo e valorizzando una ipotesi già avanzata nel 1888 da Dino Mantovani. Seguono considerazioni sulla strategia poetica messa in atto da Dante nella Commedia in relazione all’amico di un tempo Guido Cavalcanti.

Una modesta proposta per il disdegno di Guido

Piccini Daniele
2021-01-01

Abstract

L’articolo esamina la celebre terzina sul «disdegno» di Guido (Inferno X, 61-63), alla luce della bibliografia critica recente. Discutendo la problematica lezione dantesca «forse cui», l’articolo elabora due diverse proposte: considerare il passo filologicamente corrotto e bisognoso di un restauro testuale; intendere il «cui» del verso 63 non in riferimento a Virgilio o a Dio o a Beatrice, ma al «qui» del verso 62, riprendendo e valorizzando una ipotesi già avanzata nel 1888 da Dino Mantovani. Seguono considerazioni sulla strategia poetica messa in atto da Dante nella Commedia in relazione all’amico di un tempo Guido Cavalcanti.
2021
Dante, Cavalcanti, disdegno, Inferno X
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Una modesta proposta per il disdegno di Guido.pdf

non disponibili

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso chiuso
Dimensione 876.18 kB
Formato Adobe PDF
876.18 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/29585
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact