Nei casi di semiabbandono sono possibili tre diverse prospettive di intervento a tutela del minore: il maggiore sostegno possibile alla famiglia; la cosiddetta adozione mite (possibile anche successivamente alla dichiarazione di adottabilità); nonché l’adozione “piena”, eventualmente aperta al mantenimento di relazioni con i familiari biologici. Il giudice è tenuto a valutare quale delle possibili soluzioni sia in concreto la migliore, avendo riguardo alle particolarità del caso e alle effettive risorse a disposizione. Nelle situazioni di abbandono o di semiabbandono il diritto del minore alla propria identità biologica non va modellato a scapito del suo stesso interesse, il quale in caso di contrasto prevale sull’interesse dei suoi familiari biologici al mantenimento delle relazioni.
Abbandono e semiabbandono del minore nel dialogo tra CEDU e corti nazionali
Morozzo della Rocca Paolo
2020-01-01
Abstract
Nei casi di semiabbandono sono possibili tre diverse prospettive di intervento a tutela del minore: il maggiore sostegno possibile alla famiglia; la cosiddetta adozione mite (possibile anche successivamente alla dichiarazione di adottabilità); nonché l’adozione “piena”, eventualmente aperta al mantenimento di relazioni con i familiari biologici. Il giudice è tenuto a valutare quale delle possibili soluzioni sia in concreto la migliore, avendo riguardo alle particolarità del caso e alle effettive risorse a disposizione. Nelle situazioni di abbandono o di semiabbandono il diritto del minore alla propria identità biologica non va modellato a scapito del suo stesso interesse, il quale in caso di contrasto prevale sull’interesse dei suoi familiari biologici al mantenimento delle relazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.