Il flusso dell'acqua e del tempo: "Cenere, o terra" di Fabio Pusterla (2018)

This essay provides a comprehensive reading of the latest collection of poems by Fabio Pusterla, Cenere, o terra (2018) : it looks at the general structures, such as the aggregation and reworking of the drafts around the main four primeval elements, as well as at the metric patterns, then it eventually describes the key themes of the book. There, Pusterla confirms to be « poeta della coscienza collettiva », the poet of the collective conscious, and « poeta della folla sommersa », the poet of the submerged crowd, going on and on about his favourite themes, such as intergenerational relationships. The beating heart of the book is in the idea of poetry as the voice of flowing water, its movement pacing the stream of time, which he describes in Leonardo da Vinci’s vocabulary about the flow of water.

Il saggio offre una lettura complessiva della più recente raccolta poetica di Fabio Pusterla, "Cenere, o terra" (2018) : se ne esamina la struttura generale come aggregazione e rielaborazione di avantesti – alcune sezioni erano comparse in plaquettes rilevanti per collocazione editoriale – attorno ai quattro elementi primordiali, con il ponte a costituire la struttura di passaggio,e le ricorrenze metriche – in specie la struttura strofica –, per giungere poi a un’esposizione dei temi fondanti del libro. Pusterla vi si conferma « poeta della coscienza collettiva » e della « folla sommersa », teso a riproporre temi che gli sono cari, come il rapporto tra generazioni. Cuore pulsante del libro è l’idea della poesia come voce dell’acqua che fluisce, il cui movimento scandisce lo scorrere stesso del tempo, esposta nel lessico ‘tumultuoso’ delle riflessioni di Leonardo da Vinci sul flusso delle acque.