La relazione presenta i primi risultati di una ricerca, all'epoca in corso, sulle falsificazioni testuali prodotte in Italia lungo l'arco del XIX sec. Oltre a indagare gli scopi dei falsari, spesso stimolati dal desiderio di esibire la loro confidenza con la lingua dell'"aureo" Trecento, il contributo espone i motivi d'interesse che le contraffazioni testuali offrono agli storici della lingua italiana. I tratti linguistici dei falsi, esaminati in controluce come i negativi di una fotografia, possono fornire dati, per contrasto, sull'uso vivo ottocentesco, dal quale la ricerca di arcaismo dei loro autori programmaticamente si allontanava.
Falsi come genere testuale ottocentesco e spie della coscienza linguistica contemporanea nella contraffazione dell’antico: il Memoriale di frate Giovanni da Camerino di Monaldo Leopardi
COVINO S
2004-01-01
Abstract
La relazione presenta i primi risultati di una ricerca, all'epoca in corso, sulle falsificazioni testuali prodotte in Italia lungo l'arco del XIX sec. Oltre a indagare gli scopi dei falsari, spesso stimolati dal desiderio di esibire la loro confidenza con la lingua dell'"aureo" Trecento, il contributo espone i motivi d'interesse che le contraffazioni testuali offrono agli storici della lingua italiana. I tratti linguistici dei falsi, esaminati in controluce come i negativi di una fotografia, possono fornire dati, per contrasto, sull'uso vivo ottocentesco, dal quale la ricerca di arcaismo dei loro autori programmaticamente si allontanava.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.