La delimitazione preliminare delle aree potenzialmente allagabili con metodi semplificati alla scala del bacino idrografico è un argomento di attuale interesse. Tali metodi costituiscono, da un lato, un valido supporto per la necessaria attività di definizione preliminare del dominio di studio dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e, dall’altro, rappresentano uno strumento per la zonazione su larga scala del rischio idraulico di bacini non strumentati. Il presente lavoro illustra gli aspetti applicativi di una procedura di caratterizzazione idrogeomorfologica, ottimizzata in ambiente GIS, che consente l’analisi quantitativa della geometria e delle proprietà idrologico-idrauliche del’alveo e delle aree golenali basata principalmente sui modelli digitali delle elevazioni (DEM) e su alcune ipotesi di analisi semplificata della forzante idrologica. Nel metodo presentato, rispetto a (Nardi et al., 2004, 2006), sono implementati: i) un criterio più accurato di definizione della direzione media di propagazione delle piena; ii) alcuni algoritmi che consentono di ottenere risultati non condizionati dagli errori del DEM (i.e.: depressioni ed aree pianeggianti artificiali). Tali integrazioni del codice di calcolo originario (Nardi et al., 2006) permettono una più accurata stima, sia della geometria dell’area allagabile, sia dei relativi stati idrologico-idraulici. Ciò consente l’utilizzo della metodologia proposta come strumento di identificazione speditiva delle aree potenzialmente allagabili di qualsiasi tronco fluviale ricadente in piccoli bacini fluviali e costieri più o meno urbanizzati fino ai grandi bacini naturali dei paesi in via di sviluppo.
SULL’OTTIMIZZAZIONE DI UN METODO SEMPLIFICATO SU BASE IDROGEOMORFOLOGICA PER LA CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA DELLE AREE GOLENALI SU LARGA SCALA
Nardi F;Biscarini C;
2012-01-01
Abstract
La delimitazione preliminare delle aree potenzialmente allagabili con metodi semplificati alla scala del bacino idrografico è un argomento di attuale interesse. Tali metodi costituiscono, da un lato, un valido supporto per la necessaria attività di definizione preliminare del dominio di studio dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e, dall’altro, rappresentano uno strumento per la zonazione su larga scala del rischio idraulico di bacini non strumentati. Il presente lavoro illustra gli aspetti applicativi di una procedura di caratterizzazione idrogeomorfologica, ottimizzata in ambiente GIS, che consente l’analisi quantitativa della geometria e delle proprietà idrologico-idrauliche del’alveo e delle aree golenali basata principalmente sui modelli digitali delle elevazioni (DEM) e su alcune ipotesi di analisi semplificata della forzante idrologica. Nel metodo presentato, rispetto a (Nardi et al., 2004, 2006), sono implementati: i) un criterio più accurato di definizione della direzione media di propagazione delle piena; ii) alcuni algoritmi che consentono di ottenere risultati non condizionati dagli errori del DEM (i.e.: depressioni ed aree pianeggianti artificiali). Tali integrazioni del codice di calcolo originario (Nardi et al., 2006) permettono una più accurata stima, sia della geometria dell’area allagabile, sia dei relativi stati idrologico-idraulici. Ciò consente l’utilizzo della metodologia proposta come strumento di identificazione speditiva delle aree potenzialmente allagabili di qualsiasi tronco fluviale ricadente in piccoli bacini fluviali e costieri più o meno urbanizzati fino ai grandi bacini naturali dei paesi in via di sviluppo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.