A partire da un’analisi del Rapport sur l’exposition universelle de 1855 presenté à l’empereur redatto da Giuseppe Carlo Bonaparte, il testo presenta un approccio genealogico alla produzione della figura del “pubblico” nella modernità. Sulla scorta delle intuizioni di Alberto Abruzzese e delle ipotesi ormai classiche di Walter Benjamin, il testo riflette sulla rilevanza concettuale ed operativa dell’emergenza del “pubblico” nel contesto delle Esposizioni Universali. Il “pubblico” – vero e proprio “doppio” del popolo dei moderni - viene quindi inteso come forma della soggettivazione collettiva in una società dello spettacolo e come figura intorno a cui ruota lo sviluppo di quella che, con Guy Debord, viene qui definita la “ragion spettacolare”.
Note sulla nascita del «pubblico». Per una genealogia della società dello spettacolo
Alessandro Simoncini
2015-01-01
Abstract
A partire da un’analisi del Rapport sur l’exposition universelle de 1855 presenté à l’empereur redatto da Giuseppe Carlo Bonaparte, il testo presenta un approccio genealogico alla produzione della figura del “pubblico” nella modernità. Sulla scorta delle intuizioni di Alberto Abruzzese e delle ipotesi ormai classiche di Walter Benjamin, il testo riflette sulla rilevanza concettuale ed operativa dell’emergenza del “pubblico” nel contesto delle Esposizioni Universali. Il “pubblico” – vero e proprio “doppio” del popolo dei moderni - viene quindi inteso come forma della soggettivazione collettiva in una società dello spettacolo e come figura intorno a cui ruota lo sviluppo di quella che, con Guy Debord, viene qui definita la “ragion spettacolare”.File | Dimensione | Formato | |
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