L’Autore ricostruisce l’esperienza politica e intellettuale di Tullio Seppilli (1928-2017) antropologo e dirigente del Pci che non ha però esaurito la sua militanza all’interno del partito al quale si era iscritto giovanissimo studente in Brasile, emigrato con la famiglia a seguito delle leggi razziste imposte dal regime fascista. Egli infatti – secondo l’Autore – va definendo il suo profilo culturale cercando di avvicinare sempre di più le diverse organizzazioni politiche marxiste allo studio delle scienze sociali come strumento per capire e guidare le trasformazioni contemporanee. In questa prospettiva – secondo l’Autore – Tullio Seppilli è impegnato a collegare attività accademica e militanza politica poiché mentre fonda l’Istituto di etnologia e antropologia culturale dell’Università di Perugia è al tempo stesso consigliere comunale e assessore provinciale, impegnato nella riforma psichiatrica e membro del comitato direttivo della prestigiosa rivista “Critica Marxista”. Autodefinendosi antropologo e comunista – secondo l’Autore – Seppilli intendeva condividere un metodo analitico e un progetto politico non necessariamente identificabile in un partito, foss’anche il Pci.

Seppilli, comunista oltre il PCI

A. Stramaccioni
2019-01-01

Abstract

L’Autore ricostruisce l’esperienza politica e intellettuale di Tullio Seppilli (1928-2017) antropologo e dirigente del Pci che non ha però esaurito la sua militanza all’interno del partito al quale si era iscritto giovanissimo studente in Brasile, emigrato con la famiglia a seguito delle leggi razziste imposte dal regime fascista. Egli infatti – secondo l’Autore – va definendo il suo profilo culturale cercando di avvicinare sempre di più le diverse organizzazioni politiche marxiste allo studio delle scienze sociali come strumento per capire e guidare le trasformazioni contemporanee. In questa prospettiva – secondo l’Autore – Tullio Seppilli è impegnato a collegare attività accademica e militanza politica poiché mentre fonda l’Istituto di etnologia e antropologia culturale dell’Università di Perugia è al tempo stesso consigliere comunale e assessore provinciale, impegnato nella riforma psichiatrica e membro del comitato direttivo della prestigiosa rivista “Critica Marxista”. Autodefinendosi antropologo e comunista – secondo l’Autore – Seppilli intendeva condividere un metodo analitico e un progetto politico non necessariamente identificabile in un partito, foss’anche il Pci.
2019
PCI, Tullio Seppilli, Scienze sociali, Etnologia, Antropologia culturale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/18986
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