This paper is organized into three informative sections: Italian Philhellenism in Greece and the Ionian Islands, and Tommaseo’s exile in Corfu (second exile); the development of Italian in the Heptanese; the linguistic history of two words, lazaretto and liston. If the first section has a social and cultural nature, the section on teaching Italian and reconstructing the history of words have a historical and linguistic nature. Tracing the evolution of the Italian language in the Ionian Islands – under Venetian rule for four centuries – and its use as a culture language, in the professional but also domestic context, proves very interesting. Today Italian, despite being not much studied, is still remembered by the elderly. As for the two Venetian words, lazaretto and liston, they have a different linguistic history and are alive in the Corfu Greek language. The former is a 15th-century word, which spread early in Italian and other languages preserving semantics unchanged: it indicates the isolation hospital for sick people during the plague; the latter spread, in Italian, only in the Venetian state, and in the lands that belonged to Venice. In Venice, the word liston first indicated a strip of Istrian stone on the main town fields (squares) that were not paved, later the walk in Piazza San Marco, also during Carnival. In Corfu, due to a metonymic transfer, it indicates both the walk and a building, erected in 1807 under the short French rule, which today is a lively spot in town. They are Venetian traces fully integrated into Greek.

Il contributo si sviluppa su tre blocchi informativi: il filellenismo italiano in Grecia e nelle Isole Ionie, e l’esilio di Tommaseo a Corfù (secondo esilio); lo sviluppo dell’italiano nell’Eptaneso; la storia linguistica di due parole: lazzaretto e liston. Se il primo blocco è di natura storico-culturale, l’insegnamento dell’italiano e la storia delle parole hanno carattere storico-linguistico. Assai interessante è aver seguito l’evoluzione dell’italiano nelle Isole Ionie - soggette per quattro secoli alla dominazione veneziana - e al suo impiego come lingua di cultura, in particolare delle professioni, ma adottata anche negli usi familiari. Ancora oggi l’italiano, seppur poco studiato, è ricordato dalle persone anziane. Per quanto riguarda le due parole veneziane lazzaretto e liston, esse hanno una storia linguistica differente e sono vive nel greco di Corfù. La prima è parola quattrocentesca, che si è diffusa precocemente in italiano e nelle altre lingue mantenendo inalterata la semantica: designa l’ospedale di isolamento per i malati di peste; la seconda è parola che si è diffusa, oltre che in italiano, solamente nello Stato veneziano, nelle terre appartenute a Venezia. A Venezia Il liston indicava dapprima una striscia in pietra d’Istria posata sui principali campi cittadini (le piazze), che non erano pavimentati, poi il passeggio in piazza San Marco, anche durante il Carnevale. A Corfù, per slittamento metonimico, designa sia il passeggio sia un edificio, costruito nel 1807 durante la breve dominazione francese, tuttora punto animato della vita cittadina. Sono tracce vive del veneziano, perfettamente integrate nel greco.

Luoghi e parole nell'esilio di Niccolò Tommaseo a Corfù (1849-1854)

Malagnini, Francesca
2020-01-01

Abstract

This paper is organized into three informative sections: Italian Philhellenism in Greece and the Ionian Islands, and Tommaseo’s exile in Corfu (second exile); the development of Italian in the Heptanese; the linguistic history of two words, lazaretto and liston. If the first section has a social and cultural nature, the section on teaching Italian and reconstructing the history of words have a historical and linguistic nature. Tracing the evolution of the Italian language in the Ionian Islands – under Venetian rule for four centuries – and its use as a culture language, in the professional but also domestic context, proves very interesting. Today Italian, despite being not much studied, is still remembered by the elderly. As for the two Venetian words, lazaretto and liston, they have a different linguistic history and are alive in the Corfu Greek language. The former is a 15th-century word, which spread early in Italian and other languages preserving semantics unchanged: it indicates the isolation hospital for sick people during the plague; the latter spread, in Italian, only in the Venetian state, and in the lands that belonged to Venice. In Venice, the word liston first indicated a strip of Istrian stone on the main town fields (squares) that were not paved, later the walk in Piazza San Marco, also during Carnival. In Corfu, due to a metonymic transfer, it indicates both the walk and a building, erected in 1807 under the short French rule, which today is a lively spot in town. They are Venetian traces fully integrated into Greek.
2020
978-88-6611-9166
Il contributo si sviluppa su tre blocchi informativi: il filellenismo italiano in Grecia e nelle Isole Ionie, e l’esilio di Tommaseo a Corfù (secondo esilio); lo sviluppo dell’italiano nell’Eptaneso; la storia linguistica di due parole: lazzaretto e liston. Se il primo blocco è di natura storico-culturale, l’insegnamento dell’italiano e la storia delle parole hanno carattere storico-linguistico. Assai interessante è aver seguito l’evoluzione dell’italiano nelle Isole Ionie - soggette per quattro secoli alla dominazione veneziana - e al suo impiego come lingua di cultura, in particolare delle professioni, ma adottata anche negli usi familiari. Ancora oggi l’italiano, seppur poco studiato, è ricordato dalle persone anziane. Per quanto riguarda le due parole veneziane lazzaretto e liston, esse hanno una storia linguistica differente e sono vive nel greco di Corfù. La prima è parola quattrocentesca, che si è diffusa precocemente in italiano e nelle altre lingue mantenendo inalterata la semantica: designa l’ospedale di isolamento per i malati di peste; la seconda è parola che si è diffusa, oltre che in italiano, solamente nello Stato veneziano, nelle terre appartenute a Venezia. A Venezia Il liston indicava dapprima una striscia in pietra d’Istria posata sui principali campi cittadini (le piazze), che non erano pavimentati, poi il passeggio in piazza San Marco, anche durante il Carnevale. A Corfù, per slittamento metonimico, designa sia il passeggio sia un edificio, costruito nel 1807 durante la breve dominazione francese, tuttora punto animato della vita cittadina. Sono tracce vive del veneziano, perfettamente integrate nel greco.
Tommaseo’s exile in Corfu (second exile); the linguistic history of two words: lazaretto and liston
Tommaseo Niccolò; secondo esilio, Lazzaretto, Liston
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/17294
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