L'articolo contiene: un'introduzione sulla produzione linguistica del filologo senese Celso Cittadini ricostruita attraverso fonti edite e inedite; l'edizione critica della versione del De vulgari eloquentia di Dante che Cittadini svolse nei primi anni del Seicento; una discussione sul ruolo che l'opera ebbe nell'elaborazione del concetto di "latino volgare" elaborato da Cittadini; lo spoglio linguistico della versione; un raffronto con il testo latino di riferimento e la precedente versione del De vulgari di G.G. Trissino (1529).
Il De vulgari eloquentia di Dante nella riflessione linguistica di Celso Cittadini.
E. Pistolesi
2000-01-01
Abstract
L'articolo contiene: un'introduzione sulla produzione linguistica del filologo senese Celso Cittadini ricostruita attraverso fonti edite e inedite; l'edizione critica della versione del De vulgari eloquentia di Dante che Cittadini svolse nei primi anni del Seicento; una discussione sul ruolo che l'opera ebbe nell'elaborazione del concetto di "latino volgare" elaborato da Cittadini; lo spoglio linguistico della versione; un raffronto con il testo latino di riferimento e la precedente versione del De vulgari di G.G. Trissino (1529).File in questo prodotto:
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