CLIL è un termine ombrello, che abbraccia un’ampia gamma di strategie e tecniche didattiche che pongono lo studente al centro del percorso di apprendimento, coinvolgendolo in modo attivo. La metodologia si fonda sulla piena integrazione di contenuti di carattere disciplinare o trans-disciplinare veicolati in lingua straniera, mirando parallelamente all’acquisizione delle conoscenze e allo sviluppo delle competenze linguistiche. Si tratta dunque di un approccio olistico, che punta allo sviluppo delle skills e delle literacies della società della conoscenza in modo integrato, senza perdere di vista la crescita globale dello studente del ventunesimo secolo.Tra i vari aspetti che caratterizzano la metodologia CLIL nella sua poliedricità, in questo contributo ci si concentrerà sull’intreccio tra dimensione didattica e dimensione linguistico-interazionale. Si prenderanno in esame alcune strategie didattiche e alcuni aspetti dell’analisi conversazionale in una classe CLIL, partendo dall’osservazione e dalla discussione di una lezione di Storia dell’arte in inglese, tenuta dalla prof.ssa Alessandra De Angelis, docente DNL in servizio presso il Liceo classico “Vivona” di Roma, iscritta al corso metodologico CLIL dell’Università degli Studi della Tuscia nell’a.a. 2015-16. La classe in cui è stata ripresa la lezione è una classe quinta e gli studenti sono in possesso di un livello di competenza linguistica B1/B2.
Pratiche didattiche e aspetti interazionali in una lezione CLIL di storia dell'arte
Cinganotto L
2018-01-01
Abstract
CLIL è un termine ombrello, che abbraccia un’ampia gamma di strategie e tecniche didattiche che pongono lo studente al centro del percorso di apprendimento, coinvolgendolo in modo attivo. La metodologia si fonda sulla piena integrazione di contenuti di carattere disciplinare o trans-disciplinare veicolati in lingua straniera, mirando parallelamente all’acquisizione delle conoscenze e allo sviluppo delle competenze linguistiche. Si tratta dunque di un approccio olistico, che punta allo sviluppo delle skills e delle literacies della società della conoscenza in modo integrato, senza perdere di vista la crescita globale dello studente del ventunesimo secolo.Tra i vari aspetti che caratterizzano la metodologia CLIL nella sua poliedricità, in questo contributo ci si concentrerà sull’intreccio tra dimensione didattica e dimensione linguistico-interazionale. Si prenderanno in esame alcune strategie didattiche e alcuni aspetti dell’analisi conversazionale in una classe CLIL, partendo dall’osservazione e dalla discussione di una lezione di Storia dell’arte in inglese, tenuta dalla prof.ssa Alessandra De Angelis, docente DNL in servizio presso il Liceo classico “Vivona” di Roma, iscritta al corso metodologico CLIL dell’Università degli Studi della Tuscia nell’a.a. 2015-16. La classe in cui è stata ripresa la lezione è una classe quinta e gli studenti sono in possesso di un livello di competenza linguistica B1/B2.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.