L’uso massivo delle tecnologie nell’era digitale in cui viviamo costringetutti noi a ripensare il modo in cui lavoriamo e ci rapportiamo agli altri, ilmodo in cui comunichiamo, insegniamo, apprendiamo (Ferri 2008).Il quadro strategico promosso dall’Unione europea, Istruzione e forma‐zione 2020 ha spinto la scuola a ri‐pensare e ri‐mediare le pratiche didattiche,le metodologie, gli scenari di apprendimento/insegnamento e a muoversinecessariamente verso approcci poliedrici e integrati, che non possonoignorare gli sviluppi e le innovazioni tecnologiche di questi ultimi anni.In letteratura il dibattito attuale ruota intorno al concetto di fluencies(Crockett et al. 2012) del XXI secolo: i nostri studenti sono esposti a una se‐rie di stimoli sempre più complessi e quindi è necessario che siano non solocompetenti, ma soprattutto “fluenti”, in una vasta gamma di literacies. Lelingue straniere si collocano all’interno di questa cornice: per accogliere esuperare le sfide dell’Europa del XXI secolo il docente di lingue straniere èchiamato a creare, anche con l’uso delle tecnologie, uno scenario innovati‐vo, un ambiente di apprendimento diverso, autentico ed efficace. Attraver‐so la multimedialità, la multimodalità, gli ambienti immersivi e aumentati,il web 2.0 è possibile creare contesti di apprendimento virtuali, autentici emotivanti per gli studenti, sviluppando le cinque abilità linguistiche (com‐prensione e produzione, orale e scritta, e interazione) per l’esecuzione ditask anch’essi autentici è in grado di rendere significativa l’esperienza diapprendimento (Schmid, Whyte 2014).

Lingue straniere e tecnologie per le fluencies del XXI secolo

CINGANOTTO L
2017-01-01

Abstract

L’uso massivo delle tecnologie nell’era digitale in cui viviamo costringetutti noi a ripensare il modo in cui lavoriamo e ci rapportiamo agli altri, ilmodo in cui comunichiamo, insegniamo, apprendiamo (Ferri 2008).Il quadro strategico promosso dall’Unione europea, Istruzione e forma‐zione 2020 ha spinto la scuola a ri‐pensare e ri‐mediare le pratiche didattiche,le metodologie, gli scenari di apprendimento/insegnamento e a muoversinecessariamente verso approcci poliedrici e integrati, che non possonoignorare gli sviluppi e le innovazioni tecnologiche di questi ultimi anni.In letteratura il dibattito attuale ruota intorno al concetto di fluencies(Crockett et al. 2012) del XXI secolo: i nostri studenti sono esposti a una se‐rie di stimoli sempre più complessi e quindi è necessario che siano non solocompetenti, ma soprattutto “fluenti”, in una vasta gamma di literacies. Lelingue straniere si collocano all’interno di questa cornice: per accogliere esuperare le sfide dell’Europa del XXI secolo il docente di lingue straniere èchiamato a creare, anche con l’uso delle tecnologie, uno scenario innovati‐vo, un ambiente di apprendimento diverso, autentico ed efficace. Attraver‐so la multimedialità, la multimodalità, gli ambienti immersivi e aumentati,il web 2.0 è possibile creare contesti di apprendimento virtuali, autentici emotivanti per gli studenti, sviluppando le cinque abilità linguistiche (com‐prensione e produzione, orale e scritta, e interazione) per l’esecuzione ditask anch’essi autentici è in grado di rendere significativa l’esperienza diapprendimento (Schmid, Whyte 2014).
2017
978-88-498-5105-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/31638
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