Per Scherer, anche se è impossibile vedere in Salò un’illustrazione delle Centoventi giornate di Sade, nel film non ci sono schematizzazione e tradimento, come spesso si è sostenuto. Pasolini si serve del riferimento, dell’ “attrezzo” Sade, nella sua ambiguità per esporre e smontare le conseguenze di una logica paradossale dei Lumi, della loro etica utilitaristica e edonista. La sessualità, trattata come puro consumo, diviene dispositivo e strumento di potere e distruzione. Attraverso Salò non è il fascismo storico prima maniera che viene preso di mira, ma il secondo, quello ancora invisibile della società dei consumi; e con questo il tracollo del corpo e dell’eros nel linguaggio della comunicazione e della trasparenza integrale degli affetti.
L’inferno dell’edonismo. Su “Salò o le 120 giornate di Sodoma”
Alessandro Simoncini
2011-01-01
Abstract
Per Scherer, anche se è impossibile vedere in Salò un’illustrazione delle Centoventi giornate di Sade, nel film non ci sono schematizzazione e tradimento, come spesso si è sostenuto. Pasolini si serve del riferimento, dell’ “attrezzo” Sade, nella sua ambiguità per esporre e smontare le conseguenze di una logica paradossale dei Lumi, della loro etica utilitaristica e edonista. La sessualità, trattata come puro consumo, diviene dispositivo e strumento di potere e distruzione. Attraverso Salò non è il fascismo storico prima maniera che viene preso di mira, ma il secondo, quello ancora invisibile della società dei consumi; e con questo il tracollo del corpo e dell’eros nel linguaggio della comunicazione e della trasparenza integrale degli affetti.File | Dimensione | Formato | |
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