Abensour rilancia i temi del suo "La démocratie contre l’Etat" mostrando ancora la continuità – o se si vuole l’affinità – tra un celebre testo marxiano del 1843 e l’interpretazione marxiana della Comune di Parigi nel 1871. Se nel 1834 per i francesi moderni, secondo Marx, l’istituzione della “vera democrazia” significava la scomparsa dello Stato, nel 1871 per questi altri francesi moderni che furono i “comunardi”, in quello che Marx chiama assai curiosamente la “Costituzione comunale”, si trattava di spezzare il potere di Stato. Abensour traccia un concetto di democrazia nel quale nuove istituzioni nate dall'insorgenza risultano centrali.

"Democrazia insorgente" e istituzione

Alessandro Simoncini
2017-01-01

Abstract

Abensour rilancia i temi del suo "La démocratie contre l’Etat" mostrando ancora la continuità – o se si vuole l’affinità – tra un celebre testo marxiano del 1843 e l’interpretazione marxiana della Comune di Parigi nel 1871. Se nel 1834 per i francesi moderni, secondo Marx, l’istituzione della “vera democrazia” significava la scomparsa dello Stato, nel 1871 per questi altri francesi moderni che furono i “comunardi”, in quello che Marx chiama assai curiosamente la “Costituzione comunale”, si trattava di spezzare il potere di Stato. Abensour traccia un concetto di democrazia nel quale nuove istituzioni nate dall'insorgenza risultano centrali.
2017
Abensour, democrazia inorgente, istituzioni, "vera democrazia", Marx
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/20087
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