Questa nuova edizione del volume di Alberto Stramaccioni (L’Italia e i crimini di guerra, edito da CRACE nel 2013) rimane articolato in due parti. Nella prima si ricostruiscono le vicende legati ai crimini di guerra e al loro occultamento politico-giudiziario negli anni della guerra fredda in un paese che, insieme alla Germania, era stato ritenuto responsabile di numerosi eccidi di civili in Russia, in Grecia e, soprattutto, nei Balcani, ma che poi, quando è cobelligerante con gli angloamericani, subisce stragi efferate di civili ad opera dei nazisti e degli italiani fascisti impegnati in una sanguinosa guerra civile. «La seconda parte del libro - come sostiene Ruggero Ranieri nella Prefazione - è una raccolta di articoli e saggi, alcuni dei quali già apparsi su varie riviste e quotidiani, ordinati in sezioni distinte: Storia e identità nazionale; Resistenza e guerra civile; Guerra ai civili. Gli argomenti trattati sono molti e riguardano in primo luogo episodi della lotta antifascista e dei crimini tedeschi in Umbria, insieme ad alcune interessanti considerazioni storiografiche sul piano nazionale. Alberto Stramaccioni narra e riflette su molti episodi, illustrati anche con nuova documentazione e, sul piano storiografico, traccia un corso mediano, equilibrato, fra le varie interpretazioni con cui vengono discussi e presentati gli avvenimenti del periodo fra il 1943 e il 1945. È un tentativo serio e proficuo: senza sottacere argomenti controversi, ignorati o poco trattati e/o interpretazioni “revisionistiche”, Stramaccioni tenta di rielaborarli attraverso una lente critica, non ideologica, senza per questo intaccare i valori storici e morali della vicenda della Liberazione italiana e della Resistenza. Resistenza».

La guerra in Italia e in Umbria (1940-1945). Nazisti, fascisti, angloamericani, partigiani, storie di guerra civile e di guerra ai civili

Stramaccioni, Alberto
2015-01-01

Abstract

Questa nuova edizione del volume di Alberto Stramaccioni (L’Italia e i crimini di guerra, edito da CRACE nel 2013) rimane articolato in due parti. Nella prima si ricostruiscono le vicende legati ai crimini di guerra e al loro occultamento politico-giudiziario negli anni della guerra fredda in un paese che, insieme alla Germania, era stato ritenuto responsabile di numerosi eccidi di civili in Russia, in Grecia e, soprattutto, nei Balcani, ma che poi, quando è cobelligerante con gli angloamericani, subisce stragi efferate di civili ad opera dei nazisti e degli italiani fascisti impegnati in una sanguinosa guerra civile. «La seconda parte del libro - come sostiene Ruggero Ranieri nella Prefazione - è una raccolta di articoli e saggi, alcuni dei quali già apparsi su varie riviste e quotidiani, ordinati in sezioni distinte: Storia e identità nazionale; Resistenza e guerra civile; Guerra ai civili. Gli argomenti trattati sono molti e riguardano in primo luogo episodi della lotta antifascista e dei crimini tedeschi in Umbria, insieme ad alcune interessanti considerazioni storiografiche sul piano nazionale. Alberto Stramaccioni narra e riflette su molti episodi, illustrati anche con nuova documentazione e, sul piano storiografico, traccia un corso mediano, equilibrato, fra le varie interpretazioni con cui vengono discussi e presentati gli avvenimenti del periodo fra il 1943 e il 1945. È un tentativo serio e proficuo: senza sottacere argomenti controversi, ignorati o poco trattati e/o interpretazioni “revisionistiche”, Stramaccioni tenta di rielaborarli attraverso una lente critica, non ideologica, senza per questo intaccare i valori storici e morali della vicenda della Liberazione italiana e della Resistenza. Resistenza».
2015
9788898428472
Seconda guerra mondiale, Italia, Umbria, Resistenza, guerra a i civili
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/48928
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