Dai carteggi di Ippolita Torelli, consorte di Baldassarre Castiglione, di Isabella d’Este, di Lucrezia Borgia, di Vittoria Colonna, di Bona Sforza e di altre nobildonne affiora la loro umanità, si svelano i loro molteplici interessi – tra cui la moda, il cibo e non ultime la diplomazia e l’amministrazione del potere – e giungono a noi con una lingua nuova, diffusa nelle corti e a uso anche delle donne: grazie a essa svolgeranno un ruolo di protagoniste non più silenziose di quella società cortigiana di cui le innovative istanze sociali, culturali e artistiche trasformarono i rapporti tra i generi.
«Prègola la non me voglia dementichare». Studi linguistici sulle lettere di donne del Rinascimento
Vetrugno, Roberto
2025-01-01
Abstract
Dai carteggi di Ippolita Torelli, consorte di Baldassarre Castiglione, di Isabella d’Este, di Lucrezia Borgia, di Vittoria Colonna, di Bona Sforza e di altre nobildonne affiora la loro umanità, si svelano i loro molteplici interessi – tra cui la moda, il cibo e non ultime la diplomazia e l’amministrazione del potere – e giungono a noi con una lingua nuova, diffusa nelle corti e a uso anche delle donne: grazie a essa svolgeranno un ruolo di protagoniste non più silenziose di quella società cortigiana di cui le innovative istanze sociali, culturali e artistiche trasformarono i rapporti tra i generi.File in questo prodotto:
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