Il testo di postfazione ripercorre le diverse stazioni dell'ideazione, dell'invenzione, della scrittura e anche della genesi editoriale del romanzo "Horcynus Orca" di Stefano D'Arrigo. A partire dalla prima stesura manoscritta inedita, intitolata "La testa del delfino" e datata 1956, il contributo analizza varianti significative che riguardano i personaggi, le vicende, lo stile della narrazione rispetto alla prima stesura integrale dattiloscritta del romanzo, "I fatti della fera" databile al 1961 e rispetto alla stesura definitiva andata in stampa con Mondadori nel 1975. Le varianti consentono di sviluppare un discorso intorno all'ideologia letteraria del romanzo di D'Arrigo, oltre che di indagare le radici profonde della sua eccezionalità espressiva e linguistica, che da una parte trova i suoi modelli nell'epica antica dell'"Odissea", in quella moderna dell"Orlando furioso" e nella visionaria epica della "Commedia" di Dante; dall'altra senz'altro fa riferimento al romanzo contemporaneo, in particolare all' "Ulysses" di James Joyce, attraverso una peculiare strategia di rappresentazione che recupera in funzione parodica anche la tradizione del folclore siciliano, in particolare quella del teatro dei Pupi. Il contributo fornisce ampia documentazione del processo che condusse l'autore ad approdare, dopo quasi vent'anni, all'unicum di "Horcynus Orca" attraverso lettere inedite che sono conservate in archivi pubblici e privati e attraverso la preziosa testimonianza dei materiali custoditi presso l'archivio Mondadori, i quali danno conto di una storia editoriale molto avventurosa e a sua volta d'eccezione nella storia dell'editoria del Novecento. L'edizione reca oltre alla postfazione della sottoscritta e a un'ampia bibliografia, anche un appendice di documenti e fotografie inedite che è stata curata dalla stessa.
Il lungo viaggio di un marinaio. Invenzione e genesi di "Horcynus Orca"
Sgavicchia, Siriana
2025-01-01
Abstract
Il testo di postfazione ripercorre le diverse stazioni dell'ideazione, dell'invenzione, della scrittura e anche della genesi editoriale del romanzo "Horcynus Orca" di Stefano D'Arrigo. A partire dalla prima stesura manoscritta inedita, intitolata "La testa del delfino" e datata 1956, il contributo analizza varianti significative che riguardano i personaggi, le vicende, lo stile della narrazione rispetto alla prima stesura integrale dattiloscritta del romanzo, "I fatti della fera" databile al 1961 e rispetto alla stesura definitiva andata in stampa con Mondadori nel 1975. Le varianti consentono di sviluppare un discorso intorno all'ideologia letteraria del romanzo di D'Arrigo, oltre che di indagare le radici profonde della sua eccezionalità espressiva e linguistica, che da una parte trova i suoi modelli nell'epica antica dell'"Odissea", in quella moderna dell"Orlando furioso" e nella visionaria epica della "Commedia" di Dante; dall'altra senz'altro fa riferimento al romanzo contemporaneo, in particolare all' "Ulysses" di James Joyce, attraverso una peculiare strategia di rappresentazione che recupera in funzione parodica anche la tradizione del folclore siciliano, in particolare quella del teatro dei Pupi. Il contributo fornisce ampia documentazione del processo che condusse l'autore ad approdare, dopo quasi vent'anni, all'unicum di "Horcynus Orca" attraverso lettere inedite che sono conservate in archivi pubblici e privati e attraverso la preziosa testimonianza dei materiali custoditi presso l'archivio Mondadori, i quali danno conto di una storia editoriale molto avventurosa e a sua volta d'eccezione nella storia dell'editoria del Novecento. L'edizione reca oltre alla postfazione della sottoscritta e a un'ampia bibliografia, anche un appendice di documenti e fotografie inedite che è stata curata dalla stessa.File | Dimensione | Formato | |
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