Il contributo intende valorizzare il rapporto fra la scrittura poetica di Elsa Morante e l'ampia conoscenza della musica che la scrittrice possedeva, documentata anche dalla scoperta di una rubrica in cui l'autrice negli anni sessanta ha trascritto i titoli della sua ricchissima collezione di dischi - dalla musica antica, al jazz, al pop, comprese musiche etniche di diversi paesi del mondo. La rubrica è conservata presso il Fondo Morante della Biblioteca Nazionale di Roma e consente di comprendere l'attenzione che Morante ha rivolto alla musica come forma espressiva (tanto è vero che Pasolini volle lei collaborasse ai film "Medea" e Il Vangelo secondo Matteo" come consulente per le musiche). Nel contributo si pone particolare accento sulla tessitura musicale della raccolta di poemi e canzoni "Il mondo salvato dai ragazzini" (1968), in cui Morante accompagna i testi con partiture musicali e in cui eco sonori provengono non più dalla tradizione dell'Opera italiana o da Morzart, come nei suoi romanzi (in particolare "Menzogna e sortilegio" e "L'Isola di Arturo") ma da ritmi moderni, tra i quali quelli della beat generation con la quale Morante venne in contatto soprattutto nel contesto della sua relazione con il pittore newyorchese Bill Morrow, al quale la raccolta "Il mondo dei ragazzini" è non solo idealmente dedicata.
Musica per i Felici Pochi: "Il mondo salvato dai ragazzini"
Siriana Sgavicchia
2024-01-01
Abstract
Il contributo intende valorizzare il rapporto fra la scrittura poetica di Elsa Morante e l'ampia conoscenza della musica che la scrittrice possedeva, documentata anche dalla scoperta di una rubrica in cui l'autrice negli anni sessanta ha trascritto i titoli della sua ricchissima collezione di dischi - dalla musica antica, al jazz, al pop, comprese musiche etniche di diversi paesi del mondo. La rubrica è conservata presso il Fondo Morante della Biblioteca Nazionale di Roma e consente di comprendere l'attenzione che Morante ha rivolto alla musica come forma espressiva (tanto è vero che Pasolini volle lei collaborasse ai film "Medea" e Il Vangelo secondo Matteo" come consulente per le musiche). Nel contributo si pone particolare accento sulla tessitura musicale della raccolta di poemi e canzoni "Il mondo salvato dai ragazzini" (1968), in cui Morante accompagna i testi con partiture musicali e in cui eco sonori provengono non più dalla tradizione dell'Opera italiana o da Morzart, come nei suoi romanzi (in particolare "Menzogna e sortilegio" e "L'Isola di Arturo") ma da ritmi moderni, tra i quali quelli della beat generation con la quale Morante venne in contatto soprattutto nel contesto della sua relazione con il pittore newyorchese Bill Morrow, al quale la raccolta "Il mondo dei ragazzini" è non solo idealmente dedicata.File | Dimensione | Formato | |
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