Il presente volume, Far parlare i numeri. Libri di conti, registri, diari e altre forme di racconto quotidiano, che proponiamo all’attenzione del lettore rappresenta un’indagine a partire dalla documentazione rintracciata presso l’Archivio notarile mandamentale di Città di Castello, ma anche presso altri archivi nazionali e internazionali, riguardante le tipografie-editrici dislocate tra Otto-Novecento nel Tifernate. La cornice generale entro cui si dipana il presente lavoro è data dal binomio “letteratura e denaro”, la cui collaborazione, al fine di chiarirne la tesi di fondo, e orientarne fin da ora la lettura, è sintetizzabile attraverso tre direttrici: il denaro come filo conduttore dei racconti, il denaro come orientativo di generi testuali e infine il denaro come responsabile della nascita, della crescita e del dismettersi di alcuni aspetti della cultura scritta legati alla filiera tipografica-editoriale della produzione letteraria e libraria. Il lavoro propone un viaggio nell’ambito della documentazione finanziario-economico-amministrativa con criteri non di ordine storiografico, quanto piuttosto di impronta critico-semiotica, e si interroga, portando in campo un confronto metodologico transtestuale, sulla sua natura profonda, in grado di veicolare racconti della quotidianità.
Far parlare i numeri. Libri di conti, registri, diari e altre forme di racconto quotidiano
Giovanna Zaganelli;Luca Padalino
2023-01-01
Abstract
Il presente volume, Far parlare i numeri. Libri di conti, registri, diari e altre forme di racconto quotidiano, che proponiamo all’attenzione del lettore rappresenta un’indagine a partire dalla documentazione rintracciata presso l’Archivio notarile mandamentale di Città di Castello, ma anche presso altri archivi nazionali e internazionali, riguardante le tipografie-editrici dislocate tra Otto-Novecento nel Tifernate. La cornice generale entro cui si dipana il presente lavoro è data dal binomio “letteratura e denaro”, la cui collaborazione, al fine di chiarirne la tesi di fondo, e orientarne fin da ora la lettura, è sintetizzabile attraverso tre direttrici: il denaro come filo conduttore dei racconti, il denaro come orientativo di generi testuali e infine il denaro come responsabile della nascita, della crescita e del dismettersi di alcuni aspetti della cultura scritta legati alla filiera tipografica-editoriale della produzione letteraria e libraria. Il lavoro propone un viaggio nell’ambito della documentazione finanziario-economico-amministrativa con criteri non di ordine storiografico, quanto piuttosto di impronta critico-semiotica, e si interroga, portando in campo un confronto metodologico transtestuale, sulla sua natura profonda, in grado di veicolare racconti della quotidianità.File | Dimensione | Formato | |
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