Among the numerous disruptions brought on by the Coronavirus pandemic, a relevant yet not widely researched aspect is represented by its psychological repercussions. It seems that the emotional endurance of a large portion of the Italian population has been seriously undermined, which explains the succession of irrational or detrimental behaviors that have further aggravated the already difficult situation. Distorted communication about Coronavirus on social networks is a direct expression of that anguish. It is believed that those emerging dynamics could be defined as actual anthropological or cultural constants and that the same digital contexts which are now invaded by a plethora of dysfunctional content may acquire a strategic importance in promoting the institutional campaign focused on providing information and raising awareness about the pandemic. The present paper carries out a semiotic-linguistic analysis of a sample of Facebook posts containing pictures published by the official pages of the Presidency of the Council of Ministers and of the Ministry of Health; lexical and morphosyntactic intelligibility and general communicative efficacy are investigated, especially considering the needs of the people with fewer linguistic skills, with the objective of comprehending whether those posts are contributing positively to managing the delicate situation deriving not only from the sanitary emergency itself, but also from the emotional and behavioral aftershocks. The results obtained, unfortunately, show a general communicative inability of politicians and institutional officials.

Tra i numerosi stravolgimenti provocati dalla pandemia di Coronavirus, un aspetto sicuramente significativo ma relativamente poco indagato è costituito dalle ripercussioni psicologiche. La tenuta emotiva di una larga fetta della popolazione italiana appare pesantemente minata, il che spiega il susseguirsi di comportamenti irrazionali o dannosi che hanno spesso aggravato la già difficile situazione. La comunicazione distorta sul Coronavirus che si sta diffondendo sui social network è diretta espressione di tale disagio. Partendo dalla consapevolezza che le dinamiche che si evidenziano possano essere definite come vere e proprie costanti antropologiche o culturali, si ritiene che quegli stessi ambienti digitali ora invasi da una pletora di contenuti disfunzionali acquistino un’importanza strategica nella diffusione della campagna di informazione e sensibilizzazione condotta delle istituzioni. In questa sede ci si è occupati di realizzare un’analisi semiotico-linguistica di un campione di post con immagini pubblicati su Facebook dalle pagine ufficiali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute; sono state indagate la comprensibilità lessicale e morfosintattica nonché la generale efficacia comunicativa, soprattutto in considerazione delle esigenze di coloro che dispongono di minori strumenti linguistici, al fine di comprendere se quei post stiano contribuendo positivamente a gestire la delicata situazione derivante non solo dall’emergenza sanitaria in sé, ma anche dai contraccolpi emotivi e comportamentali provocati. I risultati ottenuti, purtroppo, rilevano una generale incapacità comunicativa dei rappresentanti del governo e dei funzionari istituzionali.

La comunicazione istituzionale su Facebook durante l’emergenza Coronavirus: uno studio semiotico-linguistico di alcuni post della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute

Davide Delle Chiaie
2020-01-01

Abstract

Among the numerous disruptions brought on by the Coronavirus pandemic, a relevant yet not widely researched aspect is represented by its psychological repercussions. It seems that the emotional endurance of a large portion of the Italian population has been seriously undermined, which explains the succession of irrational or detrimental behaviors that have further aggravated the already difficult situation. Distorted communication about Coronavirus on social networks is a direct expression of that anguish. It is believed that those emerging dynamics could be defined as actual anthropological or cultural constants and that the same digital contexts which are now invaded by a plethora of dysfunctional content may acquire a strategic importance in promoting the institutional campaign focused on providing information and raising awareness about the pandemic. The present paper carries out a semiotic-linguistic analysis of a sample of Facebook posts containing pictures published by the official pages of the Presidency of the Council of Ministers and of the Ministry of Health; lexical and morphosyntactic intelligibility and general communicative efficacy are investigated, especially considering the needs of the people with fewer linguistic skills, with the objective of comprehending whether those posts are contributing positively to managing the delicate situation deriving not only from the sanitary emergency itself, but also from the emotional and behavioral aftershocks. The results obtained, unfortunately, show a general communicative inability of politicians and institutional officials.
2020
978-88-7667-846-2
Tra i numerosi stravolgimenti provocati dalla pandemia di Coronavirus, un aspetto sicuramente significativo ma relativamente poco indagato è costituito dalle ripercussioni psicologiche. La tenuta emotiva di una larga fetta della popolazione italiana appare pesantemente minata, il che spiega il susseguirsi di comportamenti irrazionali o dannosi che hanno spesso aggravato la già difficile situazione. La comunicazione distorta sul Coronavirus che si sta diffondendo sui social network è diretta espressione di tale disagio. Partendo dalla consapevolezza che le dinamiche che si evidenziano possano essere definite come vere e proprie costanti antropologiche o culturali, si ritiene che quegli stessi ambienti digitali ora invasi da una pletora di contenuti disfunzionali acquistino un’importanza strategica nella diffusione della campagna di informazione e sensibilizzazione condotta delle istituzioni. In questa sede ci si è occupati di realizzare un’analisi semiotico-linguistica di un campione di post con immagini pubblicati su Facebook dalle pagine ufficiali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute; sono state indagate la comprensibilità lessicale e morfosintattica nonché la generale efficacia comunicativa, soprattutto in considerazione delle esigenze di coloro che dispongono di minori strumenti linguistici, al fine di comprendere se quei post stiano contribuendo positivamente a gestire la delicata situazione derivante non solo dall’emergenza sanitaria in sé, ma anche dai contraccolpi emotivi e comportamentali provocati. I risultati ottenuti, purtroppo, rilevano una generale incapacità comunicativa dei rappresentanti del governo e dei funzionari istituzionali.
Comunicazione istituzionale, Comunicazione digitale, Social network, Covid-19
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