Bartholomew of Trent cites some apocrypha on Mary especially in chaps. X (De Conceptione sancte Marie), CCLXX (De Assumptione glorious virginis Marie), and CCLXXXVIII (De Nativitate beate virginis Marie) of his Liber epilogorum in gesta sanctorum. From the analysis of some narrative details it is possible to argue that, as far as the Gospels of childhood are concerned, he followed a source very close to the so-called Compilation J. It is more difficult, conversely, to speculate on which Assumptionist tradition he referred to. In any case, these three chapters show a systematic rereading of the apocryphal accounts in the light of Sacred Scripture and the liturgy.

Bartolomeo da Trento impiega alcuni apocrifi mariani soprattutto nei capitoli X (De Conceptione sancte Marie), CCLXX (De Assumptione gloriose virginis Marie) e CCLXXXVIII (De Nativitate beate virginis Marie) del Liber epilogorum in gesta sanctorum. Dall’analisi di alcuni particolari narrativi sembra argomentarsi che, per quanto concerne i vangeli dell’infanzia, l’agiografo domenicano abbia tenuto presente una fonte assai prossima alla cosiddetta Compilation J. Più difficile ipotizzare a quale tradizione assunzionista abbia fatto riferimento. Dai tre capitoli emerge la costante rilettura dei racconti apocrifi alla luce della Sacra Scrittura e della liturgia.

Bartolomeo da Trento e gli apocrifi mariani

Paoli E
2021-01-01

Abstract

Bartholomew of Trent cites some apocrypha on Mary especially in chaps. X (De Conceptione sancte Marie), CCLXX (De Assumptione glorious virginis Marie), and CCLXXXVIII (De Nativitate beate virginis Marie) of his Liber epilogorum in gesta sanctorum. From the analysis of some narrative details it is possible to argue that, as far as the Gospels of childhood are concerned, he followed a source very close to the so-called Compilation J. It is more difficult, conversely, to speculate on which Assumptionist tradition he referred to. In any case, these three chapters show a systematic rereading of the apocryphal accounts in the light of Sacred Scripture and the liturgy.
2021
978-88-9290-072-1
Bartolomeo da Trento impiega alcuni apocrifi mariani soprattutto nei capitoli X (De Conceptione sancte Marie), CCLXX (De Assumptione gloriose virginis Marie) e CCLXXXVIII (De Nativitate beate virginis Marie) del Liber epilogorum in gesta sanctorum. Dall’analisi di alcuni particolari narrativi sembra argomentarsi che, per quanto concerne i vangeli dell’infanzia, l’agiografo domenicano abbia tenuto presente una fonte assai prossima alla cosiddetta Compilation J. Più difficile ipotizzare a quale tradizione assunzionista abbia fatto riferimento. Dai tre capitoli emerge la costante rilettura dei racconti apocrifi alla luce della Sacra Scrittura e della liturgia.
Agiografia mediolatina, Filologia mediolatina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/37989
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