L’Università per Stranieri di Perugia e le guerre del fascismo

L’Autore prende in esame le posizioni politiche e culturali espresse dall’Università per Stranieri di Perugia difronte alle guerre del fascismo analizzando soprattutto i documenti presenti nell’archivio dell’Ateneo. Egli sottolinea come dall’insieme dei dati conoscitivi non sia possibile sostenere una tesi interpretativa che vede l’esperienza della Regia Università del tutto funzionale alle esigenze del regime fascista. In particolare – secondo l’Autore – dai documenti d’archivio emerge l’immagine di un’istituzione culturale distaccata dagli eventi bellici nazionali e internazionali, dalla guerra d’Etiopia fino alla Seconda guerra mondiale, anche perché al suo interno sono presenti studenti provenienti sia dai Paesi alleati sia da Paesi con cui l’Italia guidata dal fascismo è in guerra. Particolarmente significativo è poi – secondo l’Autore – l’atteggiamento dell’Università verso l’applicazione delle leggi razziali del 1938 difronte alle quali prevale un’interpretazione inclusiva che ammette a frequentare i corsi anche gli studenti di origine ebraica.