Il contributo intende ridiscutere la rilevanza del romanzo «Menzogna e sortilegio» di Elsa Morante nel contesto della ricezione critica, a partire dall’anno di pubblicazione (1948) fino al recente. Più in particolare, il discorso sviluppa riflessioni che riguardano l’inedita strategia di invenzione del racconto fra memoria, cronaca e “autobiografia”, fra storia privata e Storia collettiva, nella prospettiva di misurarne l’efficacia anche oltre il secolo breve nell’eredità che esso pare proiettare in scritture di autofinzione di autrici contemporanee, non solo italiane

«Menzogna e sortilegio» di Elsa Morante: romanzo di un’altra epoca?

Siriana Sgavicchia
2023-01-01

Abstract

Il contributo intende ridiscutere la rilevanza del romanzo «Menzogna e sortilegio» di Elsa Morante nel contesto della ricezione critica, a partire dall’anno di pubblicazione (1948) fino al recente. Più in particolare, il discorso sviluppa riflessioni che riguardano l’inedita strategia di invenzione del racconto fra memoria, cronaca e “autobiografia”, fra storia privata e Storia collettiva, nella prospettiva di misurarne l’efficacia anche oltre il secolo breve nell’eredità che esso pare proiettare in scritture di autofinzione di autrici contemporanee, non solo italiane
2023
9788890790591
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/34688
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