Nonostante sia un soggetto di rilievo nella società italiana, la Confindustria ha ricevuto poca attenzione da parte degli storici e tranne alcune eccezio- ni molta parte della sua attività in età repubblicana non è stata indagata. Questo libro offre un contributo per colmare tale vuoto storiografico, uti- lizzando una documentazione archivistica ampia e in buona parte inedita. Il volume analizza processi e strategie di rappresentanza degli industriali privati fra 1969 e 1980, anni di forti tensioni sociali. La ricerca si articola intorno ad alcuni temi fondamentali per l’economia e la società italiana. Il primo è quello delle relazioni industriali, che ebbero un rilievo parti- colare: basti pensare all’autunno caldo del 1969 o all’accordo sulla «scala mobile» del 1975 e alle conseguenze sull’inflazione. Un altro argomento di rilievo è l’influenza della Confindustria nelle scelte di politica economica e più in generale i suoi rapporti con l’esecutivo e le forze parlamentari, fra le quali si registrava una progressiva affermazione del PCI. È uno dei cam- biamenti che caratterizzano la società italiana in questi anni, con i quali gli industriali devono confrontarsi. Ne emerge la difficoltà a mantenere la co- esione interna e trovare posizioni di sintesi sui problemi più importanti, a causa del vasto numero di imprese coinvolte nella Confindustria e dei loro interessi spessi divergenti. È il tema preminente del libro perché, insieme alle richiamate ragioni d’interesse sull’Italia e la sua economia, risponde ad alcuni interrogativi specifici sulla rappresentanza datoriale e ne offre una interpretazione, a partire da una stagione peculiare del Novecento.
Processi e strategie di tutela degli interessi industriali in Italia (1996-1980)
Sbrana, Filippo
2012-01-01
Abstract
Nonostante sia un soggetto di rilievo nella società italiana, la Confindustria ha ricevuto poca attenzione da parte degli storici e tranne alcune eccezio- ni molta parte della sua attività in età repubblicana non è stata indagata. Questo libro offre un contributo per colmare tale vuoto storiografico, uti- lizzando una documentazione archivistica ampia e in buona parte inedita. Il volume analizza processi e strategie di rappresentanza degli industriali privati fra 1969 e 1980, anni di forti tensioni sociali. La ricerca si articola intorno ad alcuni temi fondamentali per l’economia e la società italiana. Il primo è quello delle relazioni industriali, che ebbero un rilievo parti- colare: basti pensare all’autunno caldo del 1969 o all’accordo sulla «scala mobile» del 1975 e alle conseguenze sull’inflazione. Un altro argomento di rilievo è l’influenza della Confindustria nelle scelte di politica economica e più in generale i suoi rapporti con l’esecutivo e le forze parlamentari, fra le quali si registrava una progressiva affermazione del PCI. È uno dei cam- biamenti che caratterizzano la società italiana in questi anni, con i quali gli industriali devono confrontarsi. Ne emerge la difficoltà a mantenere la co- esione interna e trovare posizioni di sintesi sui problemi più importanti, a causa del vasto numero di imprese coinvolte nella Confindustria e dei loro interessi spessi divergenti. È il tema preminente del libro perché, insieme alle richiamate ragioni d’interesse sull’Italia e la sua economia, risponde ad alcuni interrogativi specifici sulla rappresentanza datoriale e ne offre una interpretazione, a partire da una stagione peculiare del Novecento.File | Dimensione | Formato | |
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