Il volume non intende essere un manuale sull’insegnamento-apprendimento linguistico, vuole piuttosto focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche che rendono l’insegnare e l’apprendere un processo unico, complesso, interazionale. La prospettiva adottata è quella dialogica, sviluppata dall’autrice nel corso di oltre dieci anni di ricerca e sperimentazione. Nel primo modulo, si passano in rassegna le condizioni preliminari perché il processo di insegnamento-apprendimento (I-A) possa attuarsi in modo appropriato e produttivo, costituendo un’esperienza significativa sia per l’apprendente che per l’insegnante; si prende quindi in esame lo stile educativo e comunicativo dell’insegnante, mettendo in luce l’importanza di una formazione professionale adeguata, e si descrivono le caratteristiche dell’apprendente, con particolare attenzione ai fattori che incidono sul suo stile di apprendimento (età, motivazione, stile cognitivo, strategie, canali, intelligenze, memoria, emozioni ecc.). Nel secondo modulo, si esamina la struttura che il processo può assumere a seconda delle scelte metodologiche e didattiche dell’insegnante, sia nella fase di progettazione sia in quella implementativa (frame metodologico); mentre, in prospettiva diacronica, si presentano le principali teorie che hanno influenzato in modo sensibile l’insegnamento linguistico, si incoraggia il lettore a non cercare ricette precostituite, ma ad attingere al patrimonio del passato per procedere autonomamente, tenendo soprattutto conto della realtà contingente in cui si trova a operare. Nel terzo modulo, ci si concentra sui contenuti dell’insegnamento linguistico e sulle competenze da sviluppare (frame linguistico). La prospettiva dialogica consente di considerare anche il sistema-lingua in tutta la sua complessità, non solo dunque per gli aspetti strutturali, ma anche per quelli relativi all’uso che ne fanno i parlanti, senza trascurare le importanti componenti comunicative, relazionali e socioculturali. Ciò si riflette sulle competenze che si vogliono sviluppare: oltre a quelle di tipo linguistico-metalinguistico, anche quelle di ambito culturale-interculturale e comunicativo-relazionale, Nel quarto modulo, infine, si considerano le finalità, gli scopi del processo I-A, spingendosi oltre gli obiettivi strettamente linguistici, imprescindibili ma non sufficienti in un’ottica non strettamente trasmissiva, ma più ampiamente educativa (educazione linguistica). Per un’educazione linguistica a tutto tondo, occorre intrecciare sapientemente gli obiettivi disciplinari con altri di tipo trasversale che tengano conto in modo adeguato dei nuovi contesti educativi plurilingui, multiculturali, inclusivi e tecnologici, senza trascurare i valori di fondo di un’educazione democratica. I quattro moduli sono corredati di schede di approfondimento teorico-metodologico e di spunti di riflessione guidata finalizzati a stimolare i lettori (insegnanti in formazione o già in servizio, studenti che intendono dedicarsi all’insegnamento) a una fruizione attiva dei contenuti del libro, primo passo verso la produzione autonoma di proposte e materiali didattici.
Insegnare-apprendere le lingue. Quattro moduli di glottodidattica
Coppola, Daria
2022-01-01
Abstract
Il volume non intende essere un manuale sull’insegnamento-apprendimento linguistico, vuole piuttosto focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche che rendono l’insegnare e l’apprendere un processo unico, complesso, interazionale. La prospettiva adottata è quella dialogica, sviluppata dall’autrice nel corso di oltre dieci anni di ricerca e sperimentazione. Nel primo modulo, si passano in rassegna le condizioni preliminari perché il processo di insegnamento-apprendimento (I-A) possa attuarsi in modo appropriato e produttivo, costituendo un’esperienza significativa sia per l’apprendente che per l’insegnante; si prende quindi in esame lo stile educativo e comunicativo dell’insegnante, mettendo in luce l’importanza di una formazione professionale adeguata, e si descrivono le caratteristiche dell’apprendente, con particolare attenzione ai fattori che incidono sul suo stile di apprendimento (età, motivazione, stile cognitivo, strategie, canali, intelligenze, memoria, emozioni ecc.). Nel secondo modulo, si esamina la struttura che il processo può assumere a seconda delle scelte metodologiche e didattiche dell’insegnante, sia nella fase di progettazione sia in quella implementativa (frame metodologico); mentre, in prospettiva diacronica, si presentano le principali teorie che hanno influenzato in modo sensibile l’insegnamento linguistico, si incoraggia il lettore a non cercare ricette precostituite, ma ad attingere al patrimonio del passato per procedere autonomamente, tenendo soprattutto conto della realtà contingente in cui si trova a operare. Nel terzo modulo, ci si concentra sui contenuti dell’insegnamento linguistico e sulle competenze da sviluppare (frame linguistico). La prospettiva dialogica consente di considerare anche il sistema-lingua in tutta la sua complessità, non solo dunque per gli aspetti strutturali, ma anche per quelli relativi all’uso che ne fanno i parlanti, senza trascurare le importanti componenti comunicative, relazionali e socioculturali. Ciò si riflette sulle competenze che si vogliono sviluppare: oltre a quelle di tipo linguistico-metalinguistico, anche quelle di ambito culturale-interculturale e comunicativo-relazionale, Nel quarto modulo, infine, si considerano le finalità, gli scopi del processo I-A, spingendosi oltre gli obiettivi strettamente linguistici, imprescindibili ma non sufficienti in un’ottica non strettamente trasmissiva, ma più ampiamente educativa (educazione linguistica). Per un’educazione linguistica a tutto tondo, occorre intrecciare sapientemente gli obiettivi disciplinari con altri di tipo trasversale che tengano conto in modo adeguato dei nuovi contesti educativi plurilingui, multiculturali, inclusivi e tecnologici, senza trascurare i valori di fondo di un’educazione democratica. I quattro moduli sono corredati di schede di approfondimento teorico-metodologico e di spunti di riflessione guidata finalizzati a stimolare i lettori (insegnanti in formazione o già in servizio, studenti che intendono dedicarsi all’insegnamento) a una fruizione attiva dei contenuti del libro, primo passo verso la produzione autonoma di proposte e materiali didattici.File | Dimensione | Formato | |
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