Il legame che lega cibo e migrazioni può essere analizzato da molti punti di vista, tre dei quali ho cercato di sviluppare in questo saggio a sfondo sociologico. In primis il cibo viene esaminato come elemento dal forte valore identitario, in grado di stabilire confini tra gruppi sociali, religiosi, etnici, ma anche come ponte interculturale e fattore permeabile alle ibridazioni. Successivamente, viene preso in esame un aspetto decisamente più terragno: il legame tra mancanza di cibo e migrazioni. In particolare, la difficoltà a procurarsi cibo in quantità sufficiente è stata qui documentata e analizzata come uno dei push factors legati al fenomeno dei cambiamenti climatici e alle conseguenti carestie che spingono molti individui a intraprendere la via della migrazione (non necessariamente internazionale). Il terzo e ultimo ambito, anch’esso di natura molto materiale, conduce alla filiera della produzione agricola nelle campagne del nostro paese che impiega massicciamente manodopera di origine straniera. Le condizioni di lavoro, il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento sono alcuni degli aspetti più macroscopici legati a queste modalità di produzione che la crisi innescata dalla pandemia da Covid-19 ha posto in particolare evidenza.

Non è un pranzo di gala. Considerazioni sociologiche sul nesso simbolico (ma anche no) tra cibo e migrazioni.

Stefania Tusini
2022-01-01

Abstract

Il legame che lega cibo e migrazioni può essere analizzato da molti punti di vista, tre dei quali ho cercato di sviluppare in questo saggio a sfondo sociologico. In primis il cibo viene esaminato come elemento dal forte valore identitario, in grado di stabilire confini tra gruppi sociali, religiosi, etnici, ma anche come ponte interculturale e fattore permeabile alle ibridazioni. Successivamente, viene preso in esame un aspetto decisamente più terragno: il legame tra mancanza di cibo e migrazioni. In particolare, la difficoltà a procurarsi cibo in quantità sufficiente è stata qui documentata e analizzata come uno dei push factors legati al fenomeno dei cambiamenti climatici e alle conseguenti carestie che spingono molti individui a intraprendere la via della migrazione (non necessariamente internazionale). Il terzo e ultimo ambito, anch’esso di natura molto materiale, conduce alla filiera della produzione agricola nelle campagne del nostro paese che impiega massicciamente manodopera di origine straniera. Le condizioni di lavoro, il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento sono alcuni degli aspetti più macroscopici legati a queste modalità di produzione che la crisi innescata dalla pandemia da Covid-19 ha posto in particolare evidenza.
2022
9788876679735
migrazioni, identità, inclusione, cibo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/31908
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