Matteo Bosso was prior of the Badia Fiesolana from 1489 to 1492. He established relationships with Angelo Poliziano, Giovanni Pico della Mirandola and Roberto Salviati – intellectuals of the Medici circle who frequented the cenoby at that time – and Lorenzo the Magnificent all within this brief timeframe. The stages of these relationships are reconstructed through the analysis of thirteen letters datable to between 1489 and c. 1495. These epistles, extracted from the correspondence of Bosso, Poliziano and Giovan Francesco Pico, and from the incunabula of Bosso’s De veris gaudiis and of Giovanni Pico’s Heptaplus, are presented in a critical edition in the appendix. There are nine of Bosso’s letters (one to Lorenzo, three to Salviati, and one to Giovanni de’ Medici, to Giovanni Pico, to Poliziano, to Alberto Avanzi and to Baldassare Crasso, respectively); two from Poliziano, namely one to Bosso and one to Lorenzo; one from Salviati to Lorenzo; and one from Giovan Francesco Pico to Bosso. The correct chronology of Poliziano’s epistle to the Magnificent is restored: as it is from 1491, the incunabulum in which it is contained must be dated to 1492 (ISTC, ib01041000).

Matteo Bosso fu priore della Badia Fiesolana dal 1489 al 1492 e in questo triennio ebbe modo di intrecciare relazioni con Angelo Poliziano, Giovanni Pico della Mirandola e Roberto Salviati, intellettuali della cerchia medicea che a quel tempo frequentavano il cenobio, e con Lorenzo il Magnifico. Le tappe di queste relazioni sono ricostruite attraverso l’analisi di tredici lettere databili tra il 1489 e il 1495 circa. Esse, tratte dagli epistolari di Bosso, di Poliziano e di Giovan Francesco Pico e dagli incunaboli del De veris gaudiis di Bosso e dell’Heptaplus di Giovanni Pico, sono offerte in edizione critica nell’appendice. Sono nove lettere di Bosso, di cui una a Lorenzo, tre a Salviati, e una rispettivamente a Giovanni de’ Medici, a Giovanni Pico, a Poliziano, ad Alberto Avanzi, a Baldassare Crasso; due epistole di Poliziano, una a Bosso e una al Magnifico; una di Salviati al Magnifico; una di Giovan Francesco Pico a Bosso. Della lettera di Poliziano al Magnifico è ristabilita la corretta datazione al 1491, acquisizione che permette di assegnare con sicurezza la stampa in cui è contenuta al 1492 (ISTC, ib01041000).

Conversazioni dotte nella Badia Fiesolana: Matteo Bosso da Verona (1427-1502) e gli intellettuali fiorentini

Refe Laura
2017-01-01

Abstract

Matteo Bosso was prior of the Badia Fiesolana from 1489 to 1492. He established relationships with Angelo Poliziano, Giovanni Pico della Mirandola and Roberto Salviati – intellectuals of the Medici circle who frequented the cenoby at that time – and Lorenzo the Magnificent all within this brief timeframe. The stages of these relationships are reconstructed through the analysis of thirteen letters datable to between 1489 and c. 1495. These epistles, extracted from the correspondence of Bosso, Poliziano and Giovan Francesco Pico, and from the incunabula of Bosso’s De veris gaudiis and of Giovanni Pico’s Heptaplus, are presented in a critical edition in the appendix. There are nine of Bosso’s letters (one to Lorenzo, three to Salviati, and one to Giovanni de’ Medici, to Giovanni Pico, to Poliziano, to Alberto Avanzi and to Baldassare Crasso, respectively); two from Poliziano, namely one to Bosso and one to Lorenzo; one from Salviati to Lorenzo; and one from Giovan Francesco Pico to Bosso. The correct chronology of Poliziano’s epistle to the Magnificent is restored: as it is from 1491, the incunabulum in which it is contained must be dated to 1492 (ISTC, ib01041000).
2017
978-3-643-90808-7
Matteo Bosso fu priore della Badia Fiesolana dal 1489 al 1492 e in questo triennio ebbe modo di intrecciare relazioni con Angelo Poliziano, Giovanni Pico della Mirandola e Roberto Salviati, intellettuali della cerchia medicea che a quel tempo frequentavano il cenobio, e con Lorenzo il Magnifico. Le tappe di queste relazioni sono ricostruite attraverso l’analisi di tredici lettere databili tra il 1489 e il 1495 circa. Esse, tratte dagli epistolari di Bosso, di Poliziano e di Giovan Francesco Pico e dagli incunaboli del De veris gaudiis di Bosso e dell’Heptaplus di Giovanni Pico, sono offerte in edizione critica nell’appendice. Sono nove lettere di Bosso, di cui una a Lorenzo, tre a Salviati, e una rispettivamente a Giovanni de’ Medici, a Giovanni Pico, a Poliziano, ad Alberto Avanzi, a Baldassare Crasso; due epistole di Poliziano, una a Bosso e una al Magnifico; una di Salviati al Magnifico; una di Giovan Francesco Pico a Bosso. Della lettera di Poliziano al Magnifico è ristabilita la corretta datazione al 1491, acquisizione che permette di assegnare con sicurezza la stampa in cui è contenuta al 1492 (ISTC, ib01041000).
Matteo Bosso, Angelo Poliziano, Giovanni Pico della Mirandola, Roberto Salviati, Lorenzo de' Medici, scambi epistolari
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/30060
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