E’sostenibile l’idea di una razionalità nell’azione non logica, intesa come azione sociale risultante di sentimento, passioni ed emozioni? Fuori dalla logica utilitaristica esiste una non-logica che porta ad una differente forma di utilità sociale? Il volume tenta di fornire risposte a tali quesiti affrontando il valore sociale della creatività dalla prospettiva dell’azione non-logica paretiana. La logica “non razionale” della creatività di Pareto si offre come un superamento del paradigma economicista neo-classico fondato sulla razionalità utilitarista, proponendo una “sociologia dei sentimenti” comprendente il lato non-razionale dell’individuo. L’attore sociale il cui comportamento intenzionale implica un’azione volontaria di espressione di libertà (Federici M.C.) è inteso come risultante di sentimento e ragione. Una razionalità “non logica” fondata sul weberiano conferimento di senso ed orientata ai valori in cui l’istinto delle combinazioni paretiano costituisce la disposizione dell’uomo ad innovare, inventare e produrre fatti e nessi nuovi da elementi noti. Le forze dell’immaginazione si muovono e generano una vitalità a-logica, scaturita dall’inconscio e riflessa nei rapporti umani (Anderson). Nel nuovo quadro sociale dopo-moderno, frammentato ed individuale, ove la società creativa è alimentata dai processi relazionali d’innovazione (Bouvier), il “paradigma irrazionale” può rappresentare, nella ricchezza dei suoi attributi di senso una nuova razionalità, fondata su valori relazionali ed emergenti recuperando quella ragione relazionale alla base della formazione del capitale sociale (Donati, Bourdieu, Coleman, Putnam). Se il nucleo concettuale della creatività in Pareto consente di porre le basi per una teoria multidimensionale del sociale dove viene creata relazione ed identità emergente (Donati), nel contempo esso lascia irrisolti innumerevoli quesiti circa il rapporto tra l’economico ed il sociale. L’equilibrio circolare della società, l’impossibilità di un mutamento radicale delle società (Izzo, Cocozza) non esplicita una possibilità di incorporare l’economico nel sociale nel senso di “embeddedness” (Polanyi) ove comportamenti economici non razionali possano sfociare in una nuova logica del progresso fondato sui sentimenti umani (Latouche).
Agire creativo e senso della razionalità in Pareto. Con una selezione di brani del Trattato di Sociologia
PADUA D
2009-01-01
Abstract
E’sostenibile l’idea di una razionalità nell’azione non logica, intesa come azione sociale risultante di sentimento, passioni ed emozioni? Fuori dalla logica utilitaristica esiste una non-logica che porta ad una differente forma di utilità sociale? Il volume tenta di fornire risposte a tali quesiti affrontando il valore sociale della creatività dalla prospettiva dell’azione non-logica paretiana. La logica “non razionale” della creatività di Pareto si offre come un superamento del paradigma economicista neo-classico fondato sulla razionalità utilitarista, proponendo una “sociologia dei sentimenti” comprendente il lato non-razionale dell’individuo. L’attore sociale il cui comportamento intenzionale implica un’azione volontaria di espressione di libertà (Federici M.C.) è inteso come risultante di sentimento e ragione. Una razionalità “non logica” fondata sul weberiano conferimento di senso ed orientata ai valori in cui l’istinto delle combinazioni paretiano costituisce la disposizione dell’uomo ad innovare, inventare e produrre fatti e nessi nuovi da elementi noti. Le forze dell’immaginazione si muovono e generano una vitalità a-logica, scaturita dall’inconscio e riflessa nei rapporti umani (Anderson). Nel nuovo quadro sociale dopo-moderno, frammentato ed individuale, ove la società creativa è alimentata dai processi relazionali d’innovazione (Bouvier), il “paradigma irrazionale” può rappresentare, nella ricchezza dei suoi attributi di senso una nuova razionalità, fondata su valori relazionali ed emergenti recuperando quella ragione relazionale alla base della formazione del capitale sociale (Donati, Bourdieu, Coleman, Putnam). Se il nucleo concettuale della creatività in Pareto consente di porre le basi per una teoria multidimensionale del sociale dove viene creata relazione ed identità emergente (Donati), nel contempo esso lascia irrisolti innumerevoli quesiti circa il rapporto tra l’economico ed il sociale. L’equilibrio circolare della società, l’impossibilità di un mutamento radicale delle società (Izzo, Cocozza) non esplicita una possibilità di incorporare l’economico nel sociale nel senso di “embeddedness” (Polanyi) ove comportamenti economici non razionali possano sfociare in una nuova logica del progresso fondato sui sentimenti umani (Latouche).File | Dimensione | Formato | |
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