Il saggio ha indagato la complessa questione del rapporto fra Dante e Petrarca attraverso la lente particolare della tematica dell’esilio. Un vero e proprio modello (diverso) quello che si costruisce nel Trecento e nei secoli a venire, in particolare nell’Ottocento per quanto riguarda il mito identitario italiano dell’esule per eccellenza, Dante; mentre, d’altra parte, un’idea dell’esule petrarchesco, «peregrinus ubique», continua nel tempo, creando una linea che diventa la linea contemporanea di molta della poesia italiana. Da Dante a Caproni (commentatore della più malinconica e nostalgica delle cantiche dantesche, il Purgatorio), da Petrarca a Ungaretti (per autodefinizione «italiano di nostalgia») per citare soltanto alcuni degli autori delle opere e dei testi qui indagati e che vedono rivivere l’idea antica dell’esule nostalgico, dell’eroe del nostos, Ulisse, che si trasforma nel pellegrino, nell’errante, nel deraciné, nel nomade. Il personaggio dantesco diverso dal personaggio omerico diventa un mito che trascina rielaborazioni e riscritture, che si intreccia con biografie esemplari e, per molti aspetti, eccezionali, fra le quali quella testimoniata dalla massiccia presenza ulissiaca nelle Familiari di Francesco Petrarca. Dall’altra parte Enea, l’eroe mite e che deve costruire e anche ricostruire e andare oltre le macerie della guerra, come nella splendida proiezione che ne farà una figura privilegiata la scrittura di Giorgio Caproni.

Nostalgies d’écrivains : construction de l’exil

Calitti Floriana
2021-01-01

Abstract

Il saggio ha indagato la complessa questione del rapporto fra Dante e Petrarca attraverso la lente particolare della tematica dell’esilio. Un vero e proprio modello (diverso) quello che si costruisce nel Trecento e nei secoli a venire, in particolare nell’Ottocento per quanto riguarda il mito identitario italiano dell’esule per eccellenza, Dante; mentre, d’altra parte, un’idea dell’esule petrarchesco, «peregrinus ubique», continua nel tempo, creando una linea che diventa la linea contemporanea di molta della poesia italiana. Da Dante a Caproni (commentatore della più malinconica e nostalgica delle cantiche dantesche, il Purgatorio), da Petrarca a Ungaretti (per autodefinizione «italiano di nostalgia») per citare soltanto alcuni degli autori delle opere e dei testi qui indagati e che vedono rivivere l’idea antica dell’esule nostalgico, dell’eroe del nostos, Ulisse, che si trasforma nel pellegrino, nell’errante, nel deraciné, nel nomade. Il personaggio dantesco diverso dal personaggio omerico diventa un mito che trascina rielaborazioni e riscritture, che si intreccia con biografie esemplari e, per molti aspetti, eccezionali, fra le quali quella testimoniata dalla massiccia presenza ulissiaca nelle Familiari di Francesco Petrarca. Dall’altra parte Enea, l’eroe mite e che deve costruire e anche ricostruire e andare oltre le macerie della guerra, come nella splendida proiezione che ne farà una figura privilegiata la scrittura di Giorgio Caproni.
2021
978-2-8143-0600-4
nostalgia, esilio, identità, poesia, lontananza, quête, Ulisse, Enea, Dante, Petrarca, Caproni, Ungaretti.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Calitti Nostalgie pdf article.pdf

non disponibili

Descrizione: Saggio F Calitti
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso chiuso
Dimensione 2.87 MB
Formato Adobe PDF
2.87 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Z_Bibliographie.pdf

non disponibili

Descrizione: Bibliografia
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso chiuso
Dimensione 1.14 MB
Formato Adobe PDF
1.14 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/26745
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact