The present study focuses on problems connected to the instabil-ity of the political situation in the southern Balkan area. The analysis centres especially on the development of the democratic process in Macedonia, which is considered as particularly meaningful for its ef-fects on the political stability in the whole region. Therefore, much attention is given to the ethnic conflict which threatens this country, where the Albanian minority finds itself in contrast to the Macedo-nians. The study shows how a domestic ethnic conflict affects the balances of power in a regional context, and how it is backward in-fluenced by objectives and strategies of international actors.The purpose of the research is to identify strategies for the reso-lution of the extant conflicts, strategies which may effectively steer the course of the Italian foreign policy in that area.As methods for the inquiry, the authors make use of the latest procedures developed in the field of political science which allow achieving much more interesting results than those obtained by the application of conventional systems. The latter usually rely on the analyst’s experience, and his intuitive and synthetic skills. Therefore they are likely to fail, being unable to work out forecasts and lines of action in the attempt to meet definite needs for planning proper measures in foreign policy. Given the complexity of contemporary political systems and the demands for accurate results which, for those who have to use them, should be both scientifically reliable and easy to check, it was impossible to ignore the advantages of new trends in the theory of international relationships. Such instruments enable the authors to structure the experts’ knowledge potentials into a coherent form. The experts might otherwise be confused by the huge amount of information and «feelings» they must take into consideration.To provide the study with a strong practical and operative value, the transparency criterion had to be outstanding, either in compari-son with the applied methods, the way they have been used in the text, or their outcomes. The reader will therefore find it easy to rec-ognise step by step the logic which characterises the present work.In the first chapter, the authors analyse the main theories pro-posed in the field of International relations, to understand in which way domestic and international factors interact and influence each other. In the next chapter they discuss two theoretic non-deterministic forecasting models (Analytic Hierarchy Process, also known as AHP, and the Analytic Network Process, or ANP) to be employed in the case study of the successive parts. The third chapter depicts the past and present domestic situation in the Former Yugo-slav Republic of Macedonia, describing the main actors influencing the political situation, the ethnic problems and the socio-economic problems.The fourth chapter concentrates on determining the actual de-velopment of the democratic process in Fyrom, which is considered as the core problem of a crisis settlement seen from the domestic point of view. The analysis is carried out using a comparative ap-proach, implementing different approaches in order to ensure a higher reliability of results. The chapter analyses even how the proc-ess of democratisation is affected by international factors, to test the validity of those theories which give priority to the external factors in comparison to the domestic ones.Finally, in the fifth chapter, the authors – being convinced of the need of an integrated approach – apply the theoretical model devel-oped in the first chapter, which is able to include at the same time both internal and external factors, in order to measure in «real time» forward and backward effects of each one of the domestic and in-ternational actors involved in assessing regional stability; but the foretelling strength of the model is ensured even by its ability to consider systemic constrains and opportunities: in this way the «clepsydra model» becomes an original way of integrating systemic and behavioural (decision making) approaches. Supported by a cor-rect use of AHP and ANP models, the authors are able to single out those extra-regional actors who are playing a «strategic relevant» role in the crisis.As a result of the previous discussion, the work finally presents the best strategies by which Italy can play the role in a conflict where it is after all directly engaged.

Questo studio affronta un aspetto particolare del problema dell’instabilità politica della regione balcanica meridionale. L’analisi si concentra sullo sviluppo del processo di democratizzazione in Ma-cedonia, considerato come particolarmente significativo per i suoi effetti sulla stabilità dell’intera regione. A tal proposito, è stato dato grande rilievo al conflitto interetnico che minaccia il paese e che vede opposta la minoranza albanese all’etnia macedone. L’analisi mostra in quale misura un conflitto etnico interno possa influenzare gli equilibri di un contesto regionale e come, a sua volta, possa essere influenzato retroattivamente dagli obiettivi e dalle strategie degli attori internazionali. Scopo dichiarato del lavoro è quello di individuare strategie di risoluzione dei conflitti in atto, che siano in grado di «orientare» efficacemente la condotta della politica estera italiana nell’area geopolitica considerata.Da un punto di vista metodologico, l’analisi si avvale di approcci d’avanguardia sviluppati nell’ambito della Scienza politica, che per-mettono di ottenere risultati assai più interessanti di quelli prodotti da indagini condotte con l’impiego di procedure classiche. Queste ultime, infatti, si fondano pressoché esclusivamente sull’esperienza, le capacità intuitive e di sintesi dell’analista. Di conseguenza esse sono sempre più spesso destinate al fallimento, di fronte all’esigenza di elaborare previsioni e linee d’azione atte a soddisfare le esigenze di quanti debbono pianificare gli interventi di politica estera. La complessità dei sistemi politici internazionali odierni e il bisogno di ottenere risposte precise, scientificamente attendibili e verificabili da parte dei naturali destinatari di simili studi, non consente di ignorare le possibilità offerte dai recenti sviluppi della teoria delle Relazioni internazionali. Tali progressi permettono, finalmente, di strutturare in maniera sistematica le potenzialità conoscitive degli esperti, i quali altrimenti rischierebbero di rimanere disorientati di fronte alla grande quantità di informazioni ed «impressioni» di cui debbono tener conto.L’esigenza di dare a questo studio una forte connotazione prag-matica e «operativa» ha indotto gli Autori a privilegiare il criterio della trasparenza, sia rispetto alle metodologie utilizzate, che in riferimento al modo in cui esse sono state applicate ed ai risultati ottenuti. Per il lettore, dunque, è possibile verificare passo per passo la sequenza logica seguita nel corso dell’analisi.Nel primo capitolo, sono presi in considerazione i principali mo-delli interpretativi proposti nella teoria delle Relazioni internazionali per l’analisi della politica internazionale e delle politiche estere, a partire da quella neorealista di Kenneth Waltz. In particolare, l’obiettivo è quello di integrare la prospettiva neorealista classica – che privilegia un approccio sistemico-internazionale, focalizzando le cosiddette variabili esterne – integrandola con quei modelli che, invece, focalizzano l’attenzione sulle variabili interne allo Stato, al fine di spiegarne l’azione verso l’esterno. Tutto ciò ha lo scopo ultimo di definire un modello interpretativo a «doppia entrata», ovvero atto a dare ragione della rilevanza sia di variabili interne che esterne per spiegare le politiche nazionali.Nel capitolo seguente sono illustrati i due modelli teorico-previsionali non deterministici (Analytic Hierarchy Process, o AHP, e Analytic Network Process, o ANP) che verranno applicati agli studi di caso nei capitoli successivi. Il terzo capitolo descrive la situazione politica interna, passata e presente, della Fyrom, delineando alcuni sintetici profili sui principali protagonisti della vita politica del paese, e fornendo indicazioni riguardo al problema etnico e alle sfide so-cioeconomiche che travagliano questa Repubblica.Nel quarto capitolo si cerca di determinare l’effettivo sviluppo del processo di democratizzazione del paese, processo considerato come cruciale per una riduzione dei livelli di conflittualità determinati da fattori interni. L’analisi viene esercitata adottando un approccio comparativo, quindi applicando diversi metodi al fine di assicurare una maggiore affidabilità dei risultati. Il capitolo analizza altresì in quale misura il processo di democratizzazione possa essere influenzato da fattori internazionali, per verificare la validità di quegli approcci teorici che attribuiscono alle variabili internazionali priorità su quelle interne.Infine, nel quinto capitolo, convinti della necessità di un approccio integrato, applichiamo il modello teorico sviluppato nel primo capitolo, considerato in grado di valutare, in maniera simultanea, sia fattori interni che internazionali, al fine di misurare in «tempo reale» gli esiti e gli effetti di retroazione di ciascun attore coinvolto nella definizione della stabilità regionale, siano essi attori interni che in-ternazionali. La capacità predittiva del modello è inoltre assicurata dal fatto che è possibile includere nell’analisi vincoli e opportunità sistemiche: in tal modo, il modello – che abbiamo chiamato «a cles-sidra» – diviene un metodo originale di integrazione degli approcci sistemico-decisionali. Sostenuti da un uso corretto dei modelli AHP e ANP, si è infine in grado di identificare gli attori extra-regionali che giocano un ruolo strategicamente rilevante nel contesto della crisi.Da ultimo, sulla scorta di quanto maturato nei precedenti capitoli, sono individuate le strategie ottimali che l’Italia potrebbe adottare al fine di ottimizzare la propria capacità di intervento nella gestione di un conflitto che la vede, in ogni caso, direttamente coinvolta

Macedonia: la nazione che non c'è

Belli Carlo
2000-01-01

Abstract

The present study focuses on problems connected to the instabil-ity of the political situation in the southern Balkan area. The analysis centres especially on the development of the democratic process in Macedonia, which is considered as particularly meaningful for its ef-fects on the political stability in the whole region. Therefore, much attention is given to the ethnic conflict which threatens this country, where the Albanian minority finds itself in contrast to the Macedo-nians. The study shows how a domestic ethnic conflict affects the balances of power in a regional context, and how it is backward in-fluenced by objectives and strategies of international actors.The purpose of the research is to identify strategies for the reso-lution of the extant conflicts, strategies which may effectively steer the course of the Italian foreign policy in that area.As methods for the inquiry, the authors make use of the latest procedures developed in the field of political science which allow achieving much more interesting results than those obtained by the application of conventional systems. The latter usually rely on the analyst’s experience, and his intuitive and synthetic skills. Therefore they are likely to fail, being unable to work out forecasts and lines of action in the attempt to meet definite needs for planning proper measures in foreign policy. Given the complexity of contemporary political systems and the demands for accurate results which, for those who have to use them, should be both scientifically reliable and easy to check, it was impossible to ignore the advantages of new trends in the theory of international relationships. Such instruments enable the authors to structure the experts’ knowledge potentials into a coherent form. The experts might otherwise be confused by the huge amount of information and «feelings» they must take into consideration.To provide the study with a strong practical and operative value, the transparency criterion had to be outstanding, either in compari-son with the applied methods, the way they have been used in the text, or their outcomes. The reader will therefore find it easy to rec-ognise step by step the logic which characterises the present work.In the first chapter, the authors analyse the main theories pro-posed in the field of International relations, to understand in which way domestic and international factors interact and influence each other. In the next chapter they discuss two theoretic non-deterministic forecasting models (Analytic Hierarchy Process, also known as AHP, and the Analytic Network Process, or ANP) to be employed in the case study of the successive parts. The third chapter depicts the past and present domestic situation in the Former Yugo-slav Republic of Macedonia, describing the main actors influencing the political situation, the ethnic problems and the socio-economic problems.The fourth chapter concentrates on determining the actual de-velopment of the democratic process in Fyrom, which is considered as the core problem of a crisis settlement seen from the domestic point of view. The analysis is carried out using a comparative ap-proach, implementing different approaches in order to ensure a higher reliability of results. The chapter analyses even how the proc-ess of democratisation is affected by international factors, to test the validity of those theories which give priority to the external factors in comparison to the domestic ones.Finally, in the fifth chapter, the authors – being convinced of the need of an integrated approach – apply the theoretical model devel-oped in the first chapter, which is able to include at the same time both internal and external factors, in order to measure in «real time» forward and backward effects of each one of the domestic and in-ternational actors involved in assessing regional stability; but the foretelling strength of the model is ensured even by its ability to consider systemic constrains and opportunities: in this way the «clepsydra model» becomes an original way of integrating systemic and behavioural (decision making) approaches. Supported by a cor-rect use of AHP and ANP models, the authors are able to single out those extra-regional actors who are playing a «strategic relevant» role in the crisis.As a result of the previous discussion, the work finally presents the best strategies by which Italy can play the role in a conflict where it is after all directly engaged.
2000
9788846419514
Questo studio affronta un aspetto particolare del problema dell’instabilità politica della regione balcanica meridionale. L’analisi si concentra sullo sviluppo del processo di democratizzazione in Ma-cedonia, considerato come particolarmente significativo per i suoi effetti sulla stabilità dell’intera regione. A tal proposito, è stato dato grande rilievo al conflitto interetnico che minaccia il paese e che vede opposta la minoranza albanese all’etnia macedone. L’analisi mostra in quale misura un conflitto etnico interno possa influenzare gli equilibri di un contesto regionale e come, a sua volta, possa essere influenzato retroattivamente dagli obiettivi e dalle strategie degli attori internazionali. Scopo dichiarato del lavoro è quello di individuare strategie di risoluzione dei conflitti in atto, che siano in grado di «orientare» efficacemente la condotta della politica estera italiana nell’area geopolitica considerata.Da un punto di vista metodologico, l’analisi si avvale di approcci d’avanguardia sviluppati nell’ambito della Scienza politica, che per-mettono di ottenere risultati assai più interessanti di quelli prodotti da indagini condotte con l’impiego di procedure classiche. Queste ultime, infatti, si fondano pressoché esclusivamente sull’esperienza, le capacità intuitive e di sintesi dell’analista. Di conseguenza esse sono sempre più spesso destinate al fallimento, di fronte all’esigenza di elaborare previsioni e linee d’azione atte a soddisfare le esigenze di quanti debbono pianificare gli interventi di politica estera. La complessità dei sistemi politici internazionali odierni e il bisogno di ottenere risposte precise, scientificamente attendibili e verificabili da parte dei naturali destinatari di simili studi, non consente di ignorare le possibilità offerte dai recenti sviluppi della teoria delle Relazioni internazionali. Tali progressi permettono, finalmente, di strutturare in maniera sistematica le potenzialità conoscitive degli esperti, i quali altrimenti rischierebbero di rimanere disorientati di fronte alla grande quantità di informazioni ed «impressioni» di cui debbono tener conto.L’esigenza di dare a questo studio una forte connotazione prag-matica e «operativa» ha indotto gli Autori a privilegiare il criterio della trasparenza, sia rispetto alle metodologie utilizzate, che in riferimento al modo in cui esse sono state applicate ed ai risultati ottenuti. Per il lettore, dunque, è possibile verificare passo per passo la sequenza logica seguita nel corso dell’analisi.Nel primo capitolo, sono presi in considerazione i principali mo-delli interpretativi proposti nella teoria delle Relazioni internazionali per l’analisi della politica internazionale e delle politiche estere, a partire da quella neorealista di Kenneth Waltz. In particolare, l’obiettivo è quello di integrare la prospettiva neorealista classica – che privilegia un approccio sistemico-internazionale, focalizzando le cosiddette variabili esterne – integrandola con quei modelli che, invece, focalizzano l’attenzione sulle variabili interne allo Stato, al fine di spiegarne l’azione verso l’esterno. Tutto ciò ha lo scopo ultimo di definire un modello interpretativo a «doppia entrata», ovvero atto a dare ragione della rilevanza sia di variabili interne che esterne per spiegare le politiche nazionali.Nel capitolo seguente sono illustrati i due modelli teorico-previsionali non deterministici (Analytic Hierarchy Process, o AHP, e Analytic Network Process, o ANP) che verranno applicati agli studi di caso nei capitoli successivi. Il terzo capitolo descrive la situazione politica interna, passata e presente, della Fyrom, delineando alcuni sintetici profili sui principali protagonisti della vita politica del paese, e fornendo indicazioni riguardo al problema etnico e alle sfide so-cioeconomiche che travagliano questa Repubblica.Nel quarto capitolo si cerca di determinare l’effettivo sviluppo del processo di democratizzazione del paese, processo considerato come cruciale per una riduzione dei livelli di conflittualità determinati da fattori interni. L’analisi viene esercitata adottando un approccio comparativo, quindi applicando diversi metodi al fine di assicurare una maggiore affidabilità dei risultati. Il capitolo analizza altresì in quale misura il processo di democratizzazione possa essere influenzato da fattori internazionali, per verificare la validità di quegli approcci teorici che attribuiscono alle variabili internazionali priorità su quelle interne.Infine, nel quinto capitolo, convinti della necessità di un approccio integrato, applichiamo il modello teorico sviluppato nel primo capitolo, considerato in grado di valutare, in maniera simultanea, sia fattori interni che internazionali, al fine di misurare in «tempo reale» gli esiti e gli effetti di retroazione di ciascun attore coinvolto nella definizione della stabilità regionale, siano essi attori interni che in-ternazionali. La capacità predittiva del modello è inoltre assicurata dal fatto che è possibile includere nell’analisi vincoli e opportunità sistemiche: in tal modo, il modello – che abbiamo chiamato «a cles-sidra» – diviene un metodo originale di integrazione degli approcci sistemico-decisionali. Sostenuti da un uso corretto dei modelli AHP e ANP, si è infine in grado di identificare gli attori extra-regionali che giocano un ruolo strategicamente rilevante nel contesto della crisi.Da ultimo, sulla scorta di quanto maturato nei precedenti capitoli, sono individuate le strategie ottimali che l’Italia potrebbe adottare al fine di ottimizzare la propria capacità di intervento nella gestione di un conflitto che la vede, in ogni caso, direttamente coinvolta
Relazioni internazionali; risoluzione dei conflitti; international relations
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/2670
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