L’opera inquadra i falsi medievali di Giacomo e Monaldo Leopardi nella più ampia cornice delle contraffazioni ottocentesche, indagandone aspetti linguistici, precedenti storici e moventi ideologici. Il primo tomo è dedicato alla trattazione saggistica, il secondo presenta una ricca selezione di testi, tra cui spicca l’edizione critica del Martirio de’ Santi Padri. Attraverso il tema dell’arcaismo e delle falsificazioni testuali, l’autrice mette a fuoco la dialettica fra tradizione e innovazione in una fase cruciale della nostra storia linguistica ed i legami tra cultura italiana e cultura europea in un’epoca pervasa dal «mito delle origini». Ampio spazio è dedicato ai motivi d'interesse che le contraffazioni testuali offrono agli storici della lingua italiana; i tratti linguistici dei falsi ottocenteschi, esaminati in controluce come i negativi di una fotografia, forniscono infatti dati, per contrasto, sull'uso vivo coevo, dal quale la ricerca di arcaismo dei loro autori programmaticamente si allontanava.
Giacomo e Monaldo Leopardi falsari trecenteschi. Contraffazione dell'antico, cultura e storia linguistica nell'Ottocento italiano, 2 VOLUMI
COVINO S
2009-01-01
Abstract
L’opera inquadra i falsi medievali di Giacomo e Monaldo Leopardi nella più ampia cornice delle contraffazioni ottocentesche, indagandone aspetti linguistici, precedenti storici e moventi ideologici. Il primo tomo è dedicato alla trattazione saggistica, il secondo presenta una ricca selezione di testi, tra cui spicca l’edizione critica del Martirio de’ Santi Padri. Attraverso il tema dell’arcaismo e delle falsificazioni testuali, l’autrice mette a fuoco la dialettica fra tradizione e innovazione in una fase cruciale della nostra storia linguistica ed i legami tra cultura italiana e cultura europea in un’epoca pervasa dal «mito delle origini». Ampio spazio è dedicato ai motivi d'interesse che le contraffazioni testuali offrono agli storici della lingua italiana; i tratti linguistici dei falsi ottocenteschi, esaminati in controluce come i negativi di una fotografia, forniscono infatti dati, per contrasto, sull'uso vivo coevo, dal quale la ricerca di arcaismo dei loro autori programmaticamente si allontanava.File | Dimensione | Formato | |
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