La Narrative Practice Hypothesis (d’ora in poi NPH) è una proposta teorica formulata da Daniel Hutto in un articolo del 2007 pubblicato sul «Royal Institute of Philosophy Supplement» dal titolo The narrative practice hypothesis: origins and applications of folk psychology, e in due successivi articoli, rispettivamente uno del 2008, pubblicato nel «Philosophical Exploration», intitolato The Narrative Practice Hypothesis, Clarification and Implication, e un altro dello stesso anno, dal titolo Limited Engagements and Narrative Extensions, pubblicato nell’«International Journal of Philosophical Studies». Quest’ultimo fu scritto soprattutto in risposta alle critiche di Ratcliffe, il quale, nel volume Rethinking Commonsense Psychology. A Critique of Folk Psychology, Theory of Mind and Simulation, aveva contestato il complesso di teorie conosciute come Folk Psychology (FP) e la teoria di Hutto sulla NPH, cercando di dimostrare, anche con dati sperimentali, l'inconsistenza di quelle teorie e il loro carattere filosofico e ozioso. La NPH sostiene che una specifica classe di testi (le fiabe principalmente), unite allo storytelling dei mediatori (genitori e insegnanti), favorisce l'acquisizione di competenze di folk psychology nei bambini, cioè la loro capacità di comprendere gli stati intenzionali ed emotivi degli altri.
La Narrative Practice Hypothesis di Daniel Hutto. Folk psychology, fiaba e storytelling
Marino, Toni
2020-01-01
Abstract
La Narrative Practice Hypothesis (d’ora in poi NPH) è una proposta teorica formulata da Daniel Hutto in un articolo del 2007 pubblicato sul «Royal Institute of Philosophy Supplement» dal titolo The narrative practice hypothesis: origins and applications of folk psychology, e in due successivi articoli, rispettivamente uno del 2008, pubblicato nel «Philosophical Exploration», intitolato The Narrative Practice Hypothesis, Clarification and Implication, e un altro dello stesso anno, dal titolo Limited Engagements and Narrative Extensions, pubblicato nell’«International Journal of Philosophical Studies». Quest’ultimo fu scritto soprattutto in risposta alle critiche di Ratcliffe, il quale, nel volume Rethinking Commonsense Psychology. A Critique of Folk Psychology, Theory of Mind and Simulation, aveva contestato il complesso di teorie conosciute come Folk Psychology (FP) e la teoria di Hutto sulla NPH, cercando di dimostrare, anche con dati sperimentali, l'inconsistenza di quelle teorie e il loro carattere filosofico e ozioso. La NPH sostiene che una specifica classe di testi (le fiabe principalmente), unite allo storytelling dei mediatori (genitori e insegnanti), favorisce l'acquisizione di competenze di folk psychology nei bambini, cioè la loro capacità di comprendere gli stati intenzionali ed emotivi degli altri.File | Dimensione | Formato | |
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