Il presente contributo affronta un tema poco indagato ma significativo nel contesto degli studi postcoloniali: la popular music come strumento di contro-narrazione. In riferimento al secondo conflitto italo-etiopico ed alla conseguente presenza italiana in Etiopia (1935-1941), viene descritto come alle ‘canzonette’ di propaganda del regime fascista si contrapponga una nutrita produzione musicale internazionale ed italiana, soprattutto per quanto concerne il genere Reggae. Mentre gli studi storici si sono concentrati su una puntuale ricostruzione delle dinamiche e degli eventi, anche evidenziando come la musica abbia svolto un ruolo fondamentale all’interno della strategia fascista, la produzione artistica e musicale, con particolare riferimento alla risposta del popolo invasore alle politiche coloniali della propria nazione, è un campo che merita ulteriore indagine. Il contributo si concentra sul commento e l’analisi di una ampia selezione di testi di canzoni appartenenti al repertorio Reggae internazionale (J.Hill, J.Miller, S.Banton, The Rastafarians, B.Issac, Soulmedic, E.Gomes) ed italiano (Alborosie, Dan-I, Ras Caleb, Hobo, Ras Tewelde) che, a partire dal 1981, affrontano il tema dell’aggressione e dell’occupazione dell’Etiopia, mettendo in luce elementi storiografici che sfidano la narrazione nazionale fascista e postfascista.
Popular Music e Contro-narrazione: l’esperienza coloniale in Etiopia attraverso i testi di musica Reggae italiana
Tomei, Renato
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo affronta un tema poco indagato ma significativo nel contesto degli studi postcoloniali: la popular music come strumento di contro-narrazione. In riferimento al secondo conflitto italo-etiopico ed alla conseguente presenza italiana in Etiopia (1935-1941), viene descritto come alle ‘canzonette’ di propaganda del regime fascista si contrapponga una nutrita produzione musicale internazionale ed italiana, soprattutto per quanto concerne il genere Reggae. Mentre gli studi storici si sono concentrati su una puntuale ricostruzione delle dinamiche e degli eventi, anche evidenziando come la musica abbia svolto un ruolo fondamentale all’interno della strategia fascista, la produzione artistica e musicale, con particolare riferimento alla risposta del popolo invasore alle politiche coloniali della propria nazione, è un campo che merita ulteriore indagine. Il contributo si concentra sul commento e l’analisi di una ampia selezione di testi di canzoni appartenenti al repertorio Reggae internazionale (J.Hill, J.Miller, S.Banton, The Rastafarians, B.Issac, Soulmedic, E.Gomes) ed italiano (Alborosie, Dan-I, Ras Caleb, Hobo, Ras Tewelde) che, a partire dal 1981, affrontano il tema dell’aggressione e dell’occupazione dell’Etiopia, mettendo in luce elementi storiografici che sfidano la narrazione nazionale fascista e postfascista.File | Dimensione | Formato | |
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