Il volume analizza i principali fenomeni di interferenza linguistica sul versante lessicale che si manifestano tra greco, ittito e lingue semitiche (in particolare l’accadico), sia al fine di offrire una panoramica generale sul contatto tra queste lingue, sia per sondare la portata del fenomeno alla luce di un possibile ruolo di mediazione dell’ittito tra le lingue semitiche e il greco miceneo, sorta di trait d’union, dunque, tra mondo indoeuropeo e mondo non indoeuropeo.Le voci oggetto di prestito vengono prese in esame alla luce dei più generali processi di interferenza nei quali si inquadrano (dovuti a ragioni di ordine commerciale, diplomatico, culturale, letterario, religioso), nell’arco cronologico del II e I millennio a.C., e se ne valutano le rese fonologiche e la eventuale produttività a livello morfologico, allo scopo di ricostruire alcune linee di prestito e di appurare i diversi gradi di assimilazione di questi stessi prestiti all’interno del vocabolario della lingua-replica.Oltre ad offrire una panoramica sulle lingue indoeuropee e non indoeuropee dell’Anatolia antica e sul contatto con il mondo miceneo (secondo la nota ipotesi di Aḫḫiyawa), il contatto egeo-anatolico viene trattato anche dal punto di vista dei ritrovamenti archeologici. Un’ampia parte del lavoro è dedicata alla presentazione dei sistemi grafici ittito e miceneo e di alcuni specifici aspetti che presentano problemi interpretativi e richiedono dunque un riesame critico. Le Autrici si propongono di offrire un ulteriore contributo al già vivace dibattito scientifico sull’argomento, che rappresenta un tema su cui si è fortemente focalizzata l’attenzione degli studiosi negli ultimi anni.
Percorsi lessicali nel Mediterraneo orientale antico
Gasbarra, Valentina
;
2019-01-01
Abstract
Il volume analizza i principali fenomeni di interferenza linguistica sul versante lessicale che si manifestano tra greco, ittito e lingue semitiche (in particolare l’accadico), sia al fine di offrire una panoramica generale sul contatto tra queste lingue, sia per sondare la portata del fenomeno alla luce di un possibile ruolo di mediazione dell’ittito tra le lingue semitiche e il greco miceneo, sorta di trait d’union, dunque, tra mondo indoeuropeo e mondo non indoeuropeo.Le voci oggetto di prestito vengono prese in esame alla luce dei più generali processi di interferenza nei quali si inquadrano (dovuti a ragioni di ordine commerciale, diplomatico, culturale, letterario, religioso), nell’arco cronologico del II e I millennio a.C., e se ne valutano le rese fonologiche e la eventuale produttività a livello morfologico, allo scopo di ricostruire alcune linee di prestito e di appurare i diversi gradi di assimilazione di questi stessi prestiti all’interno del vocabolario della lingua-replica.Oltre ad offrire una panoramica sulle lingue indoeuropee e non indoeuropee dell’Anatolia antica e sul contatto con il mondo miceneo (secondo la nota ipotesi di Aḫḫiyawa), il contatto egeo-anatolico viene trattato anche dal punto di vista dei ritrovamenti archeologici. Un’ampia parte del lavoro è dedicata alla presentazione dei sistemi grafici ittito e miceneo e di alcuni specifici aspetti che presentano problemi interpretativi e richiedono dunque un riesame critico. Le Autrici si propongono di offrire un ulteriore contributo al già vivace dibattito scientifico sull’argomento, che rappresenta un tema su cui si è fortemente focalizzata l’attenzione degli studiosi negli ultimi anni.File | Dimensione | Formato | |
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