Il mondo occidentale sta entrando in una nuova fase della sua storia: l’alto tasso di disoccupazione, l’aumento delle diseguaglianze e la percezione di una crisi migratoria stanno modificando la nostra idea di società. È sempre più forte la paura del diverso, dell’estraneo, a cui corrisponde la tentazione di trincerarsi nei confini nazionali. Nel pieno di questo mutamento epocale, Étienne Balibar suggerisce l’istituzione di un diritto all’ospitalità e auspica il ritorno dell’etica in una politica fondata – per dirla con Derrida – su un’infinita e incondizionata responsabilità.

IL FANTASMA DEL CORPO ESTRANEO

Alessandro Simoncini
2019-01-01

Abstract

Il mondo occidentale sta entrando in una nuova fase della sua storia: l’alto tasso di disoccupazione, l’aumento delle diseguaglianze e la percezione di una crisi migratoria stanno modificando la nostra idea di società. È sempre più forte la paura del diverso, dell’estraneo, a cui corrisponde la tentazione di trincerarsi nei confini nazionali. Nel pieno di questo mutamento epocale, Étienne Balibar suggerisce l’istituzione di un diritto all’ospitalità e auspica il ritorno dell’etica in una politica fondata – per dirla con Derrida – su un’infinita e incondizionata responsabilità.
2019
9788832826821
Balibar, migrazioni, diritto, razzismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/20202
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