Deleuze e le minoranze. Quale “politica”?

Sibertin-Blanc indaga la questione delle minoranze nel pensiero politico di Deleuze, cioè il luogo in cui la categoria stessa del “politico” diviene problematica a tutti gli effetti: dal punto di vista del senso che questa categoria assume nel movimento della sua opera; dal punto di vista delle implicazioni politiche effettive che quest’opera racchiude (sotto forma di strumenti teorici di decodifica dei rapporti di forza sociali, di orientamento all’interno di quei rapporti, di prescrizione di interventi o di semplici indicatori tattici); dal punto di vista della maniera stessa in cui si intende “leggere politicamente” Deleuze, spesso forzato ad oscillare in un equilibrio instabile tra i primi due punti di vista – che forse non sono mai del tutto indissociabili, ma che non si sovrappongono senza tensione –, diciamo: tra un ermeneutica del politico e una pratica teorica dagli effetti politici.